Como: scuole, in due giorni
500 tamponi. Nessuno sa l’esito

Ai genitori era stato preannunciato che i risultati sarebbero stati subito disponibili online. E invece sono ancora tutti chiusi in casa in isolamento

Centinaia di famiglie dopo aver fatto la coda per sottoporre al tampone ai figli malati sono rinchiuse in casa in isolamento in attesa dell’esito del test che non arriva o che non si riesce a leggere online, perché i più non hanno attivato il fascicolo elettronico.

Tra ieri e sabato oltre 500 genitori hanno accompagnato i figli a fare il tampone nel punto dedicato in via Napoleona organizzato dall’Ats Insubria e dall’Asst Lariana. Dall’asilo alla maturità tanti minorenni sono stati mandati a casa o non sono entrati in classe dopo aver rilevato dei sintomi. La maggior parte la febbre, ma spesso anche mali più lievi come raffreddore e tosse.

A tutti, circolare regionale alla mano, è stato detto che l’esito sarebbe arrivato online entro le 23. Ieri mattina però dei referti non c’era traccia. Il tampone come noto fa scattare l’isolamento per sospetto Covid per tutto il nucleo familiare. Mamme e papà non possono andare al lavoro. Molte famiglie non hanno attivato il fascicolo sanitario regionale, un sito che permette di ricevere subito i referti degli esami medici. Molti non ne conoscevano l’esistenza, occorre dire che l’attivazione del sito non è così immediata. Comunque nemmeno i pediatri contattati dalle famiglie disperate riescono ad avere l’esito. Perché i medici per consultare il fascicolo degli assistiti devono aver ricevuto prima il consenso alla privacy. Un nuovo canale online era atteso dai pediatri per la letture degli esiti, ma fino a ieri questo portale non è stato pubblicato.

Un nuovo sistema?

I camici bianchi hanno una mail di servizio per chiedere lumi all’Ats, ma non ricevono risposte o le ricevono a singhiozzo. È peraltro lecito immaginare che la quasi totalità dei tamponi sia in realtà negativo. Comunque appena ricominciata la scuola la richiesta di tamponi sugli alunni è esplosa, gestire il fenomeno non è semplice. Ats infatti sta studiando un nuovo sistema di prenotazione online per i tamponi scolastici da far partire settimana prossima. «È un pasticcio, i genitori non sanno come funziona il fascicolo elettronico – spiega la pediatra comasca Sara Antognazza – ma ormai è tardi, bisognava pensarci prima».

Come si attiva

«Il 90% dei miei assistiti non ha il fascicolo e non ha dato il consenso alla privacy – dice la collega Maria Cristina Cristini – i risultati se sono arrivati davvero entro le 23 non li ha letti nessuno. Dovevano dare a noi medici un cruscotto per vedere gli esiti, ma ancora non va e via mail le risposte arrivano a singhiozzo». «Sì però le famiglie invece che leggere Facebook potevano anche attivarlo il fascicolo – ribatte il pediatra Salvatore Barca – non che sia facile, ma ci si riesce. Io sto aiutando le famiglie degli extracomunitari che nemmeno hanno un computer».

Il fascicolo sanitario si può creare tramite Spid andando in posta o tramite portali a pagamento, ma questa identità digitale utile per molte faccende burocratiche è laboriosa. Altrimenti con la tessera sanitaria via computer si può ottenere la password, ma serve un lettore smart che nessuno ha in casa. La terza via semplice è ricevere tramite sms un pezzo di password e chiedere la restante parte in ospedale, ma ormai chi è in quarantena in ospedale non può andare. Si può ottenere il codice anche sul portale della Regione salvo che alla presentazione dell’istanza online occorre farsi identificare con una video chiamata entro 60 giorni.

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