
Cronaca / Como città
Lunedì 14 Luglio 2025
Tempio, tutti in acqua proprio sotto i divieti. Ma poi scatta la multa
Tuffi proibiti Anche quest’anno tanti fanno il bagno, sabato quattro le contravvenzioni da 50 euro - Nonostante i cartelli tutti dicono: «Non lo sapevamo»
A piedi nudi sull’asfalto, senza vestiti e, soprattutto, senza la paura del divieto di balneazione: è questa la situazione all’ombra del Tempio Voltiano.
La nuotata pare quasi lecita ai turisti, ma non è così come hanno ricordato i due agenti della polizia locale che sabato pomeriggio hanno sorvegliato la zona a colpi di fischietto, sotto gli sguardi curiosi di alcune famiglie comasche di passaggio. Una volta fuori dall’acqua, infatti, i bagnanti vengono intercettati e, come previsto dal divieto, sanzionati.
«La multa è di 50 euro, per ora ne abbiamo fatte quattro – racconta un agente alle 16 -. Quando fermiamo i turisti, spesso fanno finta di non capire quello che diciamo».
Nel dialogare con i trasgressori, gli agenti indicano i cartelli onnipresenti, ma spiegano anche la pericolosità della zona, i casi di annegamento e il fatto che l’acqua non sia balneabile per via del Cosia. Eppure, nelle parole dei turisti, c’è un po’ di incredulità. Una giovane svizzera, multata dopo una brevissima nuotata, racconta: «Sono entrata in acqua passando più in là del cartello di divieto, quindi non l’ho proprio visto. So che altre persone sono state multate perché ho dovuto aspettare il mio turno in coda, vicino al vigile».
Lei, che è arrivata a Como insieme ad un’amica per fare una gita giornaliera, sottolinea che «fa caldo e c’è continuamente gente che fa il bagno». Ma nel riferire l’episodio, le due ragazze aggiungono una curiosità: «In Svizzera i divieti di questo tipo non ci sono. Se entri nell’acqua di un lago, lo fai a tuo rischio e pericolo, ma nessuno te lo vieta».
Sotto al Tempio Voltiano, così come dietro il monumento ai Caduti, i cartelli di divieto abbondano. E non c’è scusa che regga: la frase “divieto di balneazione” è scritta in sei lingue ed è corredata da simboli esplicativi. Eppure, lettere e disegni non bastano perché «non lo sapevamo» è la risposta condivisa di una coppia inglese, sanzionata con i piedi ancora nella sabbia.
La stessa sabbia che, qualche metro più a destra, i bambini accumulano per costruire castelli abbozzati. La coppia inglese, così come le due ragazze svizzere, riferisce di aver nuotato perché «abbiamo visto altri fare il bagno qui». A differenza di un altro giovane ragazzo però, non hanno cercato di contrattare con i vigili, ma si sono limitati a dire: «È un po’ una scocciatura». Dopo aver ricevuto lo scontrino della multa, hanno lasciato la spiaggia ancora in costume da bagno.
Insomma, quello attorno al Tempio Voltiano sarebbe un giardino per passeggiate e relax, ma basta il sole estivo per trasformarlo in un lido gratuito con spazio per tutti: teli sul prato, teli sulla sabbia, ciabattine a riva, giovani che entrano in acqua e genitori che nuotano insieme ai loro bambini piccoli.
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