#Comousciamodicasa: Coronavirus
La mascherina? In seta
Anche a colori o disegnata

Un’azienda di Como lancia un prodotto “fashion” alternativo al bianco di quello ospedaliero

Non era un articolo in catalogo, ma visti i tempi, anche per sdrammatizzare un po’, ecco che un’azienda comasca lancia la produzione di mascherine in seta. Il senso? Se occorre proteggersi, o se ci si sente meglio indossandone una così da non rischiare di contagiare gli altri, meglio allora girare per strada coperti su naso e bocca in maniera fashion, elegante, e – soprattutto – made in Como.

La mascherina in seta di Como è 100 percento twill di seta. La seta è anche uno dei biglietti da visita del territorio e così, ecco la mascherina che fa bello girare per strada anche al tempo del Coronavirus. Poi ad emergenza finita la mascherina potrà ritornare alla sua funzione originaria: proteggere dallo smog. Tutta fatta nel distretto comasco della seta, la mascherina al suo interno ha un filtro ed è in diverse varianti colore e disegni. Non è un presidio medico, è bene ricordarlo. L’idea della mascherina in seta comasca è di Incomo srl, una ditta di accessori moda che ha sede in via Pasquale Paoli, dove ha anche un punto vendita, come pure un negozio in piazza Cavour, molto frequentato dai turisti che in questo periodo non disdegneranno l’acquisto di una mascherina alla moda.

Al posto del bianco o del verde ospedaliero un mélange di colori stampati sul twill di seta. Ci sono pochi giorni per realizzare i prototipi e per lanciare la produzione, non è solo Milano a non fermarsi, in questi giorni anche il tessile di Como va avanti senza paura.

Le mascherine in seta forse seguiranno le orme di quelle che sul sito di Fendi sono andate sold out in poco tempo. Anche quelle in seta, però erano sul mercato da prima che arrivasse l’emergenza coronavirus.
P. Mas.

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