«Conosco la Barbagia meglio di chi critica. Si parli dei clandestini»

Intervista Alessandro Rapinese,sindaco di Como finito al centro di una polemica nazionale per le sue parole su immigrazione e Sardegna

È finito al centro di una polemica nazionale perché ha invitato, dopo lo stupro vicino al tribunale, a portare i clandestini in attesa di rimpatrio in Barbagia. Oggi, 12 agosto, alle 12.15 sarà a La7 per parlare di immigrazione. Il sindaco Alessandro Rapinese racconta il suo rapporto con la terra sarda, ma sui clandestini non fa sconti.

Lei si è già scusato, ma come le è venuto in mente di citare la Barbagia?

Ho degli amici sardi, di Desulo, che mi hanno portato più volte sul Gennargentu e, per chilometri e chilometri in Barbagia, mi ricordo di non aver visto anima viva. Nel far riferimento a un luogo poco abitato che ho visitato ho pensato a quella zona. Aggiungo che, mentre in Barbagia ci sono stato diverse volte, nelle valli bergamasche, ad esempio, mai. Per questo non ho citato loro.

Quindi sta dicendo che conosce la Barbagia meglio lei di chi la critica e, magari, non ci ha mai messo piede?

Senza dubbio.

Ma è vero che ha pure i gatti sardi o lo dice per calmare le polemiche?

No no, sono tutti e due sardi. Cippi e Blu sono nati in anni diversi da Mousse, gatta di Villasimius. È scritto anche sul loro certificato.

Il circolo sardi di Como, ha parlato di luoghi comuni a cui, però, dare il giusto peso e la invita a una serata contro la violenza sulle donne. Andrà?

Certo. All’evento parteciperò volentieri, a prescindere dalla polemica. Il mio non è uno scivolone, perché ho parlato di una terra che conosco bene, nessun luogo comune.

Pensa che questo polverone si sia sollevato perché ci sono le elezioni?

Capisco l’enfasi, ma se fossi stato il sindaco di Desulo, a mia volta avrei scritto un messaggio al collega di Como dicendogli “i clandestini li tieni tu”. La reazione è giustificata. La prossima volta citerò la Spina Verde di Como. Il problema, comunque, è risolto: mi sono scusato e non volevo offendere, ma nel frattempo ho pensato ad un luogo più adatto ai clandestini.

E quale sarebbe?

Capalbio, dove l’élite del Pd si riunisce con maglioncini di cashmere bevendo lambrusco di ottima qualità.

In questi giorni si è parlato tanto di Barbagia, ma si è perso di vista il punto di partenza, cioè, un grave fatto di cronaca. Perché?

I partiti sono stati molto abili a spostare l’attenzione perché se avessero adottato provvedimenti come in Francia o in Svizzera, parlamenti democratici, ai clandestini non sarebbe consentito l’accesso. Basta vedere quanti migranti vengono espulsi quotidianamente a Chiasso verso Como. La mia idea è che se sei un clandestino non devi poter circolare liberamente, altrimenti mi chiedo perché in aeroporto controllino i documenti. Sarebbe sufficiente una legge.

E quale?

Sei clandestino? Appena ti prendo ti porto in un centro dal quale non ti muovi fino a quando non posso espellerti verso il tuo Paese di origine. I clandestini sul nostro suolo, nella stragrande maggioranza dei casi, non scappano da guerre o carestie, ma semplicemente violano in toto le norme della nostra Repubblica che, contrariamente ad altre, fa di tutto per consentire che questo avvenga.

Con queste affermazioni adesso la accuseranno di essere di estrema destra...

Perché, essere di sinistra vuol dire accettare che vengano calpestate le leggi? E comunque non mi sento di estrema destra. Mi comporterei allo stesso modo con un canadese, bianco, biondo, con gli occhi azzurri, pieno di soldi e di estrema destra.

Minghetti la accusa di non aver speso una parola per la vittima e chiede di nuovo il dormitorio, con posti riservati alle donne. Cosa risponde?

Minghetti, nonostante volesse il dormitorio era, guarda caso, assente il 25 luglio 2019 quando si è votata la delibera 61, tra l’altro approvata da meno della metà del consiglio comunale. Solo 14 su 33 i voti a favore e le caratteristiche del dormitorio prevedevano che per accedervi si dovessero avere i documenti in regola. Quindi anche lei non voleva proteggere tutte le donne: infatti nel dormitorio avrebbero potuto entrare solo quelle con i documenti validi.

Ma la bulgara violentata non è clandestina...

Ma il violentatore lo era e non penso che l’abbia scelta in funzione del passaporto. Per quanto riguarda poi le donne nei dormitori, evidentemente Minghetti non sa che i posti non mancano.

Nessuna donna è mai stata esclusa e la sua proposta è solo fuffa.

C’è, al di là del dormitorio, la necessità di tutelare le donne comunque ed ovunque...

Mi permetto di dire che in verità c’è da tutelare la cittadinanza tutta, anziani e bambini inclusi.

Considerato poi che di delinquenti autoctoni ne abbiamo già a sufficienza, un primo passo potrebbe essere non consentire a delinquenti clandestini di rimanere sul nostro suolo. E comunque il tema è che il partito di Minghetti adora tenere nel nostro Paese soggetti dei quali non conosciamo nulla, se non il fatto che certamente non sono qui con i documenti in regola. Credo che i miei non siamo ragionamenti di destra, ma solo di buonsenso.

Tra le altre cose, sconcerta l’indifferenza dei passanti...

Chi non è intervenuto mi auguro che abbia almeno chiamato le forze dell’ordine.

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