Coronavirus, sono 31 i nuovi positivi
Un solo deceduto in provincia di Como

La curva sembra rallentare anche se rimane alta la pressione sui reparti d’ospedale della provincia

Como

Un solo decesso per Covid, è il dato più basso della seconda ondata. Ieri in Lombardia sono stati registrati 41 decessi, pochi a confronto degli oltre 250 al giorno toccati lo mese scorso, mai così pochi da inizio novembre a Como. Secondo i dati diffusi dalla Regione un solo comasco ieri è spirato per colpa del virus, un cittadino over 75. Un lutto ieri è stato pianto anche a Varese, 7 a Monza e 6 a Brescia, 17 nella grande metropoli di Milano.

La curva epidemica del resto inizia con la trasmissione del contagio, dopo giorni una parte delle persone contagiate mostra dei sintomi, una parte ancora minoritaria ha bisogno del ricovero in ospedale e solo alla fine del triste processo si contano le perdite. Il bilancio da inizio pandemia nel comasco conta 1376 lutti, di cui 201 in città, da ottobre con la seconda ondata sono spirati 705 comaschi. Quanto ai nuovi contagi registrati ieri in Lombardia sono molto pochi, 950, ma a fronte di un numero di tamponi ridotto, 10mila, come sempre accade il lunedì sulla domenica. Il tasso di positività è fermo all’8,9%. Sono 31 i nuovi positivi a Como, 426 a Milano, 157 a Brescia, 92 a Monza, 72 a Bergamo, 54 a Mantova, 35 a Pavia, 19 a Lecco, solo 14 a Varese. Negli ospedali la pressione diminuisce, sono 142 i nuovi ricoveri a livello regionale contro 272 dimissioni, quindi 130 letti si sono liberati. E’ un calo comunque lento, a Como i principali nosocomi non possono ancora dirsi liberi. Nell’Asst Lariana la situazione è uguale a quella di sabato, 268 pazienti contagiati al momento in cura. Sono più precisamente 208 i pazienti positivi al Sant’Anna, di cui 17 in terapia intensiva più uno fermo al pronto soccorso. A Cantù ci sono 24 persone ricoverate contagiate dal virus, di cui 5 in rianimazione e uno in attesa in pronto soccorso. A Menaggio c’è un positivo, i casi lievi a Mariano Comense sono 24 e nella degenza di via Napoleona altri 10. Se è vero che la seconda ondata sembra essersi arrestata medici ed esperti mettono in guardia: dobbiamo fare in modo che non arrivi una terza ondata o che, almeno, non sia un’onda troppo alta.
S. Bac.

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