Covid, in due mesi seicento morti
«La curva calerà lentamente»

Carlo La Vecchia, professore di statistica medica ed epidemiologia dell’università degli studi di Milano: «A Como e in Lombardia il picco si è verificato tra il 7 ed il 10 di novembre. Ora dovrebbe diminuire»

«Per la discesa del numero dei decessi ormai ci siamo». Il tempo di annunciare un imminente calo dei drammatici numeri di vittime del Covid nel Comasco, ed ecco la prima conferma dai dati reali: mai così poche vittime da settembre a oggi. I tre decessi legati al virus registrati ieri in provincia, sono un primo segnale - tutto da confermare nei prossimi giorni - del fatto che anche questa curva (dopo quella sui contagi e sui ricoveri) finalmente sta rallentando.

Il bilancio dei lutti in riva al Lario in questa seconda ondata è stato drammatico, quasi venti morti al giorno per colpa del virus. Da ottobre sono spirati 583 comaschi, 1254 dall’inizio della pandemia. Ma quando è lecito aspettarsi che finalmente i decessi diminuiscano e possibilmente si azzerino? «Alla luce dei tempi della malattia e del suo sviluppo il calo dei decessi è atteso dopo quattro settimane dal picco epidemico - spiega il dottor Carlo La Vecchia, professore di statistica medica ed epidemiologia dell’università degli studi di Milano - A Como e in Lombardia quel picco si è verificato tra il 7 ed il 10 di novembre. La discesa dei lutti quindi dovrebbe avvenire a breve. Ma credo che la discesa sarà più lenta rispetto a marzo, quando il lockdown è stato davvero totale».

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