
Cronaca / Como città
Mercoledì 02 Luglio 2025
Croce Rossa, diktat sulla sede: ingresso vietato ai comaschi
L’associazione La struttura di Lipomo ora è in capo al Comitato nazionale. Il presidente di Como: «Capisco i “mal di pancia”, ma sono loro i proprietari»
Como
Il centro d’accoglienza resta a Lipomo, ma passa in capo a Roma. La Croce Rossa nazionale sta costruendo un centro per le emergenze, ai soccorritori comaschi rimane solo via Italia Libera.
Il presidente della Croce Rossa di Como, Paolo Beretta, ha avvisato dipendenti e volontari che da oggi l’accesso in via Oltrecolle deve essere motivato, nessuno può più parcheggiare l’auto all’interno della sede di Lipomo e solo le ambulanze del 118 possono entrare.
«Capisco che queste disposizioni possano creare “mal di pancia” - scrive Beretta – mi piace però ricordare che il Comitato nazionale su questa operazione di salvataggio ha stanziato svariati milioni di euro ed è a tutti gli effetti proprietario dello stabile. Siamo alla ricerca di un immobile che possa diventare la nuova unità territoriale lipomese».
Lo scenario
Da tempo la Croce Rossa locale cerca altri spazi, ma è ormai da più di un anno che tramite concordato, per sanare i tanti debiti accumulati dal Comitato di Como, ha ceduto a Roma l’edificio di via Oltrecolle. «L’obiettivo – spiegano in una nota da Roma - è rendere la sede di Lipomo un polo di riferimento, a livello nazionale e internazionale, per i soccorsi in emergenza e le attività a supporto delle migrazioni».
Infatti in parallelo sempre a Lipomo proseguono le attività legate all’accoglienza dei migranti, partite nella seconda metà del 2023. Da adesso però passano in capo direttamente al Comitato nazionale, non è più un servizio offerto dai soccorritori di Como. Nelle scorse settimane la Croce Rossa di Como ha provato a trovare un altro posto utile ad accogliere i migranti, per esempio ad Albate. Ma il trasferimento non è andato in porto. La Prefettura però non può fare a meno di un centro sul territorio per la gestione dei migranti. E così tutto passa a Roma. I dipendenti comaschi perdono quindi una commessa importante. Contattato Berretta, pur dicendosi amareggiato, preferisce non rilasciare commenti.
Il centro di accoglienza
«Per quanto riguarda il Centro di prima accoglienza – si legge nella nota dalla direzione nazionale - la Croce rossa italiana ha recentemente portato a termine un articolato piano di intervento, volto al ripristino delle condizioni di funzionalità, igiene e sicurezza del centro, al fine di garantire un’efficace riorganizzazione degli spazi e un miglioramento complessivo delle condizioni di vivibilità generali e per gli ospiti. Sono state inoltre incrementate le capacità di connettività, al fine di assicurare una connessione internet stabile e ad alta velocità agli ospiti, tale da consentire loro di comunicare con familiari, accedere a informazioni e servizi online. Dal primo luglio 2025, la gestione del centro d’accoglienza sarà formalmente affidata all’associazione, che assumerà piena responsabilità operativa e organizzativa della struttura».
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