«Da ogni famiglia 200 euro. Così copriamo la piscina e ci difendiamo dall’inverno»

Il piano La Como Nuoto ha l’ok per una struttura temporanea in viale Geno. Lettera ai genitori: «Servono 30mila euro per una soluzione fino a marzo»

Coprire la piscina di viale Geno da settimana prossima fino a marzo: la Como Nuoto chiede un aiuto alle famiglie dei nuotatori per trovare i 30mila euro necessari. Orfani della piscina di Muggiò e senza l’impianto di Chiasso, fermo per manutenzioni, gli atleti comaschi si allenano all’aperto, alle porte dell’inverno. La caldaia tenta di scaldare l’acqua, ma fuori ci sono solo sette gradi.

La lettera di Bulgheroni

«Gentili genitori, anche la piscina di Chiasso si è accodata alle molte, troppe strutture natatorie che hanno dato forfait questa stagione – così ha dunque scritto mercoledì il presidente della Como Nuoto Mario Bulgheroni – il consiglio direttivo si è attivato lo scorso inverno per scongiurare purtroppo quello che è successo: arrivare a metà novembre senza spazi acqua al coperto. Il progetto per la copertura apparso anche sui media locali si è arenato per problemi burocratici ed economici».

La Regione aveva riconosciuto l’anno scorso 250mila euro per coprire la piscina, ma l’intervento avrebbe inciso sul bando di gestione dell’impianto concesso alla Como Nuoto, già al centro di delicati ricorsi in tribunale. «Le piscine di Monza, Busto Arsizio, Legnano fino all’ultimo non hanno garantito l’apertura – si legge ancora nella lettera firmata da Bulgheroni – le varie limitazioni hanno decimato gli impianti, si sono aggiunti i costi del gas e dell’energia elettrica . Chiasso purtroppo, che doveva essere la soluzione al problema invernale, all’ultimo ha optato per la non apertura lasciandoci nella situazione che tutti conosciamo». È così in mezza Italia. Secondo il presidente della Como Nuoto c’è da piangere. Una piccola speranza però si è accesa.

«Il progetto prevede una copertura riscaldata chiusa anche lateralmente. Tutto da noleggiare per il tempo necessario, il costo stimato è di euro 30mila

«Dopo notti insonni dovremmo aver trovato una soluzione – recita la lettera – ovvero la copertura temporanea sino a marzo 2023 della piscina di viale Geno. Gli aspetti autorizzativi, lato Comune, hanno avuto esito positivo. Diventa pertanto urgente organizzare la parte economica così da poter definire al più presto l’ordine della struttura che già a partire dalla settimana prossima potrebbe essere disponibile. Il progetto prevede una copertura riscaldata chiusa anche lateralmente. Tutto da noleggiare per il tempo necessario, il costo stimato è di euro 30mila».

L’associazione Como Nuoto «senza vergogna» ammette di non avere in cassa una somma simile. I soldi risparmiati per l’affitto della vasca di Chiasso devono essere spesi per i costi della caldaia ora accesa per scaldare l’acqua in viale Geno. Si chiede quindi «un contributo da parte delle famiglie degli atleti pari a 200 euro per tesserato come erogazione liberale». Con relativa detrazione. Tanto quanto, secondo Como Nuoto, ciascun atleta avrebbe dovuto pagare per spostarsi ogni giorno e andare a Chiasso ad allenarsi. Nella lettera vengono dati gli estremi per i versamento, da farsi in tempi rapidi.

Nel mentre l’amministrazione comunale lavora alla riqualificazione della piscina di Muggiò. Una decisione definitiva è attesa da mesi, fin dal giorno successivo alle elezioni. La scorsa settimana il sindaco Alessandro Rapinese, ricevuta una prima parte della relazione tecnica, settimana scorsa si è detto orientato a far partire una prima tranche di lavori con l’obiettivo di aprire la vasca dalla prossima estate. Fatto il necessario in un secondo tempo verranno fatti gli interventi più corposi. Quindi l’idea del progetto pubblico privato per ristrutturare l’intero impianto è stato per ora accantonato. Ancora però non ci sono firme, per una pratica che deve passare dal consiglio comunale.

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