Derubati da finti tecnici, sono sotto choc: «A mia nonna tolti persino gli orecchini»

Il raccontoParla la nipote della coppia di anziani raggirati giovedì a Camerlata: «Ricordo lei incantata davanti a una vetrina a Tenerife e il nonno che entra e glieli regala»

«Mia nonna teneva tantissimo a quegli orecchini. Li aveva visti nel 1995 in un negozio di Tenerife. Il nonno aveva notato quanto fosse incantata ed era entrato per comprarglieli. Io ero con loro e mi ricordo ancora l’emozione di mia nonna. Ora non ci sono più, rubati da quei maledetti che si sono introdotti nella casa fingendosi tecnici dell’acqua».

A parlare è la nipote dell’uomo di 91 anni e della moglie di 86 anni, derubati di tutti i propri beni da due malviventi che si erano presentati come un tecnico dell’acqua e un agente della polizia locale. Furto avvenuto a Camerlata nella mattinata di giovedì e che abbiamo raccontato su La Provincia di ieri.

La nipote – comasca anche lei – non vuole rivelare il proprio nome, anche a tutela delle due vittime del furto ancora sotto choc: «I miei nonni sono ancora traumatizzati per quanto accaduto... non riescono a capire come tutto possa essere accaduto». E come sempre in questi casi, a fare rabbia – la denuncia è stata presentata ai carabinieri della caserma di Rebbio – non è tanto il danno economico subito quanto quello affettivo, per oggetti entrati a far parte della vita di una famiglia, che portavano con loro ricordi significativi e che ora sono finiti nelle mani di due malviventi senza scrupoli.

«I miei nonni sono ancora traumatizzati per l’accaduto»

«Quel finto tecnico dell’acqua ha anche fatto togliere gli orecchini che mia nonna portava quella mattina – prosegue la nipote – Non hanno avuto alcuno scrupolo. Hanno fatto raccogliere tutti gli oggetti in un sacchetto, poi li hanno messi nel frigorifero dicendo che altrimenti si sarebbero rovinati. Poi, all’improvviso, i miei nonni non hanno visto più nessuno in casa e quando hanno aperto il frigorifero per riprendersi i propri ricordi di una vita non hanno più trovato nulla». I ladri si erano infatti già volatilizzati.

In breve tempo i due anziani hanno capito di essere stati raggirati. L’uomo ha avuto anche un mancamento mentre raccontava la propria storia ai carabinieri. «È stato un forte trauma per loro – prosegue la nipote – Hanno anche accusato un fastidio alla gola, mentre quei due uomini erano in casa. Non so cosa abbiano immesso nell’aria».

I due anziani hanno capito in fretta di essere stati raggirati

I carabinieri sospetterebbero la rottura di alcune fialette puzzolenti di quelle che possono anche causare irritazione e che avrebbero concorso a simulare l’odore sgradevole dell’acqua che era stato il pretesto per convincere i due anziani a farli entrare in casa.

Il bottino complessivo non è stato quantificato, «ma hanno comunque portato via tanti oggetti preziosi, ma anche soldi e documenti». Eppure, come detto, il danno maggiore è quello affettivo: «Ero bambina – conclude la nipote – Gli orecchini a cuore che mio nonno aveva comprato a mia nonna li ricordo benissimo, erano in vetrina in quel negozio... mio nonno entrò e li comprò. Non potrò mai dimenticare lo sguardo di mia nonna».

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