Dieci decessi in un giorno
Como ha il dato più alto
tra le province lombarde

Salgono a 1668 i comaschi morti per il virus.In nessun territorio un’incidenza così alta in questi giorni. Calano i contagi: in regione il dato più basso da ottobre

I decessi per Covid non si fermano, altre 10 vittime in un solo giorno nel comasco. Il nostro territorio in questi ultimi giorni ha il numero di lutti più alto della Lombardia.

Le positività scendono, le percentuali e le incidenze raccontano di una pandemia in calo in tutta la regione tanto da permetterci di tornare in zona gialla. Il dato più doloroso, però, nel Comasco è ancora molto elevato, le persone spirate per colpa del virus sono molte di più rispetto alla media lombarda.

I lutti

Nell’ultima settimana il numero dei decessi complessivi comunicati dalla Regione giorno per giorno è oscillato dagli 88 ai 28, ieri i 63 lutti: quasi uno su sei si è verificato nella nostra provincia, che pure somma solo il 5% della popolazione complessiva. Ed è stato così anche il giorno precedente, come pure nella giornata di sabato. Sommando i lutti pianti nel Comasco nell’ultima settimana arriviamo a 41 vittime. E se si osservano solo gli ultimi giorni, da venerdì, l’andamento dei lutti ci vede secondi solo a Milano, 42 lutti contro i 28 comaschi. Ribadendo però che a Como e provincia abitano 597.642 persone mentre a Milano 3.265.327.

Negli stessi giorni Varese ha pianto 26 vittime, 15 Pavia e Monza, 10 Mantova e Brescia, le altre province meno. Il nostro bilancio è molto più drammatico.

In totale i decessi per Covid nella nostra provincia da marzo sono 1668, di questi 269 nella sola città dove di recente ha certo inciso il drammatico focolaio scoppiato nella residenza per anziani di Rebbio della Ca’ d’Industria. Con 31 vittime, la struttura attende gli esiti dei tamponi tra oggi e domani sperando che si negativizzino gli ospiti. Dai laboratori di Varese dove sono stati inviati i campioni non risultano casi di variante inglese, come inizialmente ipotizzato vista la rapidità del focolaio.

I tamponi

Tornando al bollettino regionale le positività individuate in Lombardia non sono mai state così poche da ottobre (912 in totale), ma dei 22mila tamponi analizzati ben 10mila sono rapidi. Come noto i tamponi antigenici vedono meno casi positivi rispetto ai tradizionali tamponi molecolari e quindi contribuiscono ad abbassare la quota dei nuovi contagiati. I test rapidi, conteggiati da metà gennaio, hanno cambiato profondamente l’andamento statistico della pandemia rendendo difficile fare un paragone con il periodo precedente.

Sono 67 i nuovi positivi a Como, un dato che segue sempre ultimamente quello di Brescia (+114), poi Milano (+313) che pure ha numeri bassi, quindi Pavia (+80) e Varese (+66). Infine la situazione negli ospedali. I ricoveri nei reparti ordinari lombardi sono di nuovo in aumento, 55 unità a fronte di un minor numero di dimissioni, calano invece di dieci unità i pazienti delle terapie intensive.

La successione però è altalenante, negli ospedali comaschi i ricoveri infatti sono in leggera flessione. I ricoverati positivi in cura nella rete dell’Asst Lariana sono 218, il giorno precedente erano 224. Erano saliti venerdì scorso a 231 dopo che erano stati 218 ancora martedì scorso. Più precisamente sono 166 i pazienti contagiati oggi al Sant’Anna, cui cui nove in terapia intensiva e due fermi al pronto soccorso. Altri 18 pazienti positivi sono ricoverati al Sant’Antonio Abate di Cantù, più cinque casi in attesa al pronto soccorso. I casi lievi a Mariano Comense sono 22 e in Napoleona 5.
S.Bac.

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