Dipendente positivo, scatta l’isolamento
Subito sospese le udienze in tribunale

Ufficio del giudice delle udienze preliminari in emergenza: un positivo, gli altri in isolamento - Il coordinatore decide di far slittare tutte le scadenze in aula della settimana. Il procuratore: vaccino per i lavoratori

Como

Il virus varca le soglie del palazzo di giustizia e costringe l’ufficio dei giudici delle indagini preliminari a sospendere tutte le udienze della settimana.

E intanto il procuratore scrive all’Ats Insubria per chiedere il vaccino antinfluenzale per tutti i dipendenti, anche in considerazione del considerevole afflusso di persone che quotidianamente entra a palazzo di giustizia.

Il Covid non guarda in faccia a nessuno. E mette in isolamento il personale che lavora nell’ufficio Gip al quinto piano del Tribunale. Con inevitabili ripercussioni sull’attività quotidiana.

L’emergenza è scattata giovedì scorso, quando durante la mattinata un dipendente impegnato nelle udienze ha saputo del risultato positivo al test del Covid della persona convivente. Il dipendente è quindi corso a casa e si è subito sottoposto pure lei al test. Quando il tampone ha confermato il contagio, al quinto piano del palazzo di giustizia sono scattate gli inevitabili interventi per prevenire eventuali contagi. Tre dei cinque giudici delle indagini preliminari in organico sono finiti in autoisolamento, per aver avuto contatti con il dipendente. In ufficio sono rimasti due giudici, costretti a fare gli straordinari.

Il coordinatore dell’ufficio, Francesco Angiolini, ieri ha deciso inevitabilmente di far slittare tutte le udienze della settimana. Le cancellerie dell’ufficio gip sono state ufficialmente chiuse, ma nulla di formale è stato comunicato agli avvocati per quel che riguarda le udienze.

In autoisolamento anche la stragrande maggioranza del personale amministrativo dell’ufficio Gip e dell’ufficio del decreti penali: per tutti si è aperto l’iter che prevede tamponi. L’esito dei test chiaramente segnerà l’evoluzione dei prossimi giorni di lavoro.

Fino ad oggi - contrariamente quanto avvenuto in altri palazzi di giustizia italiani - il Covid aveva sostanzialmente risparmiato gli uffici giudiziari comaschi. Che hanno sempre potuto garantire, soprattutto nel penale, udienze sia in dibattimento che davanti ai giudici delle udienze preliminari.

Per ridurre il rischio di contagio agli altri dipendenti del palazzo, ieri sono stati effettuati gli interventi di sanificazione delle aule dove si sono tenute le udienze con il dipendente poi risultato positivo, e le stanze e i corridoi al quinto piano dell’ufficio gip.

La scorsa settimana il procuratore capo di Como, Nicola Piacente, ha chiesto agli agenti di sicurezza in servizio all’ingresso del palazzo di monitorare e quantificare gli accessi all’interno del Tribunale. È risultato che giovedì scorso, in una giornata assolutamente standard per l’attività degli uffici giudiziari di largo Spallino, gli accessi sono stati ben 860.

Una mole di persone che ha spinto lo stesso procuratore, venerdì, a scrivere ad Ats Insubria (a ieri mattina, ancora nessuna risposta) per chiedere di poter garantire al personale del palazzo di giustizia, inclusa la polizia giudiziaria, il vaccino antinfluenzale. Questo in previsione di possibili falsi positivi che rischiano di mettere in ginocchio l’attività di Procura e Tribunale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA