Discoteca, stop ai minorenni
«Bevono e finiamo nei guai»

Il locale di via Sant’Abbondio: under 18 solo la domenica pomeriggio. «Le abbiamo provate tutte ma cercano sempre di aggirare il divieto di alcol»

La discoteca dietro a Sant’Abbondio chiude le porte ai minorenni. Il “Libe winter club” ha deciso di accogliere i più giovani solo la domenica pomeriggio, come accadeva una volta. Il motivo? I problemi creati dai minorenni che - utilizzando vari stratagemmi - bevevano alcolici, nonostante il divieto. La proprietà della discoteca cittadina ha deciso da subito, dalle serate di domani e sabato, di vietare l’accesso ai clienti sotto ai 18 anni.

I racconti di scarsa responsabilità, risse e danni ai beni pubblici nei dintorni della basilica hanno sfiancato titolari e gestori dell’ex Made. «Le abbiamo provate tutte, ma ogni volta le nuove generazioni ci ricascano - spiega Antonio Tufano, consigliere comunale a Palazzo Cernezzi e responsabile della comunicazione del Libe winter club – Abbiamo tentato con le tessere, abbiamo separato i tavoli dei più piccoli, abbiamo aumentato i controlli, abbiamo garantito la presenza fissa di associazioni per la prevenzione degli abusi. Ma sembra sempre che tutto quello che facciamo non serva a niente. Bevono fuori e cercano di aggirare le regole dentro. Il responsabile del locale adesso rischia una condanna penale perché quattro ragazzine sciocche si sono fatte di nascosto offrire da bere da un maggiorenne irresponsabile. E poi sono finite all’ospedale. Abbiamo esaurito la pazienza. Anche perché, nonostante gli sforzi, dopo ogni spiacevole episodio che si verifica nei paraggi della discoteca finiamo sempre per essere additati da mezza Como. Ci accusano sistematicamente. Non vogliamo più essere responsabili dei comportamenti di certi ragazzi». Il Libe winter club rinuncia dunque ad una fetta importante della sua clientela. Ma la misura in realtà, spiega sempre Tufano, non è detto sia definitiva.

Lo scorso ottobre il questore di Como aveva disposto per dieci giorni la chiusura del Libe winter club ed anche del K Klass di Tavernerio perché era stato servito dell’alcool a minorenni che in seguito si sono sentiti male. E per una compagnia di ragazzini un’altra notte da dimenticare era stato lo “school party” organizzato a dicembre.

Non di rado in effetti nelle notti dei week end capita che le ambulanze debbano soccorrere dei giovanissimi per problemi legati all’eccesso di alcol, nei dintorni di via Regina. E il dito è sempre puntato contro l’ex Made. Per esempio quando la domenica mattina i fedeli della basilica e i residenti si lamentano per i vetri e i bicchieri, o peggio per altre pessime sorprese trovate sul sagrato. Oppure quando la notte degli ignoti spaccano i cartelli stradali, i sanpietrini dei camminamenti, i paletti a lato dei marciapiedi. Anche le forze dell’ordine prima dell’alba intervengono spesso per sedare delle zuffe. Tutte situazioni affatto piacevoli che diventano delicate e pericolose se i protagonisti hanno tra i 14 e i 17 anni. Ora la decisione drastica, presa a malincuore ma «inevitabile».

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