
Cronaca / Como città
Mercoledì 30 Luglio 2025
Domande senza risposta sulla programmazione futura del Comune di Como: minoranze fuori dall’aula
Consiglio comunale Il sindaco ha spiegato che i quesiti sottoposti non erano pertinenti in accordo con il regolamento. Fanetti: «Documento più importante per l’Ente, bene andare oltre questi limiti del regolamento»

Como
Decine di domande dei consiglieri comunali di minoranza sul Dup, documento unico di programmazione del prossimo triennio, sono rimaste senza risposta e per questo i sei consiglieri di minoranza presenti hanno lasciato l’aula ieri sera. Il Dup è poi stato approvato comunque all’unanimità da parte dei consiglieri di maggioranza presenti.
Nel rifiutare di rispondere ai tanti quesiti preparati dai colleghi di minoranza (era assente ieri l’intero gruppo di Forza Italia) il sindaco Alessandro Rapinese, come già era successo un anno fa, si è appellato al regolamento del consiglio che all’articolo 57, comma 3 specifica: «Per richiesta di chiarimento deve intendersi la domanda volta ad acquisire elementi di conoscenza su aspetti formali ed interpretativi del testo, necessari alla formulazione dell’intervento del Consigliere in sede di discussione».
«Il Dup è la programmazione degli anni futuri. Contiene lo stato di attuazione fino allo scorso maggio e dopodiché ci sono iniziative di cui si sta facendo la pianificazione: queste sono le volontà future di un percorso da attivare e iniziare - ha detto Rapinese in aula spiegando che i dettagli richiesti potranno essere discussi quando le progettazioni saranno avviate - Tutte le vostre domande vertono su dati statistici ad oggi, ma per quelli c’è già lo stato di attuazione e quindi potete trovare risposta lì. Sul resto invece fate domande su cose ancora da programmare. Lo dico con la massima collaborazione: a voi non serve il Dup, ma il mago di Oz». Il sindaco ha quindi spiegato che la risposta a ciascuna delle domande presentate potrebbe richiedere ore di risposte e in molti casi non ci sarebbero le risposte da dare, in quanto all’interno del Dup la giunta inserisce ogni tipo di progetto che spera di poter realizzare per la città e su alcuni i lavori di realizzazione non sono ancora stati avviati.
A questa risposta ha replicato Stefano Fanetti consigliere del Pd che ha parlato di «atteggiamento scorretto e istituzionalmente grave» citando un verbale dell’anno scorso in cui si specificava che, trattandosi del documento di programmazione più importante per l’Ente, è riconosciuto che le domande sul Dup possano spaziare oltre «l’interpretazione del mero testo sottoposto a discussione e che si traducono in richieste di delucidazioni e approfondimenti». Nel verbale si dice anche che la giunta nell’occasione ha ribadito l’interpretazione restrittiva dell’articolo 57, sopra citato.
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