Donna violentata in una cabina telefonica. L’ira del sindaco: «La città la sera non è sicura. Fuori i clandestini»

Rapinese «Abbiamo già abbastanza delinquenti autoctoni che non mi pare il caso di importarne altri. Io vorrei che in Italia entrassero cervelli, lavoratori e persone utili alla nostra Italia, di qualunque colore o razza»

«Innanzitutto i miei complimenti alle forze dell’ordine che hanno individuato il responsabile che avrà ora la giusta punizione». Inizia così il sindaco Alessandro Rapinese nel commentare quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica a pochi passi dal tribunale. Poi aggiunge: «Ora però si pone un tema che non compete a me, ma se io fossi il legislatore non consentirei la libera circolazione a chi non ha i documenti in regola (come nel caso del pachistano che ha violentato e ferito la donna nella cabina telefonica a Porta Torre, ndr). E mentre si attende che vengano rimpatriati ci sono ampie zone deserte della Barbagia che potrebbero ospitarli. Le forze dell’ordine fanno il loro lavoro, ma poi spesso vedono gli stessi delinquenti che con fatica hanno arrestato, circolare davanti alle loro volanti come se nulla fosse successo».

E ancora: «Io da quando sono sindaco vedo che fanno un lavoro incredibile, ma qui è il legislatore che deve darsi una svegliata: abbiamo già abbastanza delinquenti autoctoni che non mi pare il caso di importarne altri. Io vorrei che in Italia entrassero cervelli, lavoratori e persone utili alla nostra Italia, di qualunque colore o razza, e non delinquenti. Ai clandestini non dovrebbe essere consentito l’accesso nel nostro Paese, certo poi c’è una parte della politica che li adora....».

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Poi ammette che l’episodio è un elemento da non sottovalutare e si rivolge direttamente ai cittadini chiedendo loro la massima attenzione. E fa anche esplicito riferimento alla campagna elettorale dei mesi scorsi e al tema della sicurezza.

«Contrariamente a chi diceva in campagna elettorale che Como è una città sicura, io chiedo ai cittadini di prestare massima attenzione perché, purtroppo, gli sbandati sono in giro, soprattutto a tarda ora e non sono pochi. Ringrazio con l’occasione i passanti che, vedendo quanto stava accadendo, hanno avvertito le forze dell’ordine». Rapinese spiega anche che, per quanto di competenza dell’amministrazione comunale, ha intenzione di accelerare al massimo sul regolamento di Polizia urbana, che sarà modificato all’inizio di settembre. «Anche oggi (ieri, ndr) ho sentito il comandante della polizia locale che sta predisponendo le modifiche al regolamento e alle zone rosse, con l’introduzione di nuove, con l’obiettivo di dare ancora più strumenti alle forze dell’ordine per poter intervenire con allontanamenti e Daspo urbani». Di sicuro diventeranno zone rosse via Anzani, via Magenta, piazza San Rocco e piazza della Tessitrice, ma saranno incluse anche altre strade.

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