Dopo il viaggio è corsa al tampone
C’è chi va in ospedale: «Non fatelo»

Asst vieta le auto presentazioni di rientro dalle vacanze nei Paesi ritenuti a rischio - Per essere sottoposti al test occorre inviare una mail e aspettare a casa: in autoisolamento

È corsa al tampone post-vacanziero. Gli ospedali rischiano il tilt. Divieto assoluto di auto presentarsi senza appuntamento. Ma c’è chi invece, per scongiurare la quarantena e rientrare subito al lavoro, ha deciso di recarsi nei nosocomi cittadini, persino al Valduce, dove l’esame è a pagamento, direttamente con il trolley, infischiandosene di tutte le regole. Appena sbarcato dall’aereo, che lo riportava in Italia da uno dei quattro Paesi, considerati “a rischio” per la diffusione del Covid-19, ovvero Spagna, Malta, Grecia e Croazia, si è messo in fila, sperando in un tampone nasofaringeo immediato nel rispetto delle prescrizioni dell’ultima ordinanza del Governo, datata 12 agosto.

Le nuove misure prevedono che l’esame sia effettuato, a coloro che hanno soggiornato o anche solo transitato in uno dei Paesi sopra indicati, nelle 48 ore successive all’ingresso in suolo italiano, con qualsiasi mezzo aereo, ferroviario, navale e automobilistico. La preoccupazione di un auto-isolamento forzato, in attesa del tampone, ha preso un po’ la mano ai viaggiatori. È anche accaduto che in diversi ospedali italiani il personale di sicurezza fosse costretto a intervenire perché le persone si convincessero a recarsi a casa propria, invece di rimanere in coda fuori dagli uffici dell’azienda ospedaliera.

A Como per evitare che i nostri ospedali vivano un simile cortocircuito l’Asst Lariana lo ribadisce forte e chiaro: «Per chi rientra dall’estero e deve sottoporsi a tampone è necessario attendere comunicazione dell’appuntamento e non è consentita l’auto-presentazione nelle nostre strutture». Il monito è forte e chiaro.

Ma andiamo con ordine. Ecco l’iter che chi rientra da Spagna, Croazia, Malta e Grecia deve seguire. L’ordinanza prevede l’obbligo di comunicare il proprio rientro al dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria all’Agenzia di tutela della salute. Per i cittadini afferenti al territorio lariano l’ente di riferimento è Ats Insubria (ex Asl) a cui bisognerà inviare una mail, scrivendo all’indirizzo [email protected] e allegando l’apposito modulo, scaricabile dal sito di Ats Insubria (www.ats-insubria.it), lo si raggiunge cliccando sul banner in home page “Rientro estero e Lavoratori Transfrontalieri”. In attesa dell’esecuzione del tampone - il cui appuntamento sarà comunicato al cittadino interessato dall’azienda socio sanitaria territoriale Asst Lariana, ente preposto all’esecuzione del test - è necessario l’isolamento domiciliare (lo ripetiamo, non è consentita in alcun modo l’auto-presentazione nelle strutture e negli ospedali di Asst Lariana). Per maggiori informazioni e aggiornamenti è possibile contattare Ats Insubria al numero verde 800 769622 attivo dalle 9 alle 17 anche nei giorni di sabato 15 e domenica 16 agosto. Comprensibilmente il numero verde in queste ore potrebbe anche essere preso d’assalto.

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