Dormitorio, servono volontari
Aprirà tra una decina di giorni

Como: via Borgovico.Dopo l’accordo tra Comune e Provincia, si cerca personale. Il sindaco sulle proteste dei residenti: sarà ben gestito, nulla di improvvisato

Il dormitorio provvisorio nella ex caserma di via Borgovico, di proprietà della Provincia, dovrebbe aprire per la metà di novembre, anche il presidente Fiorenzo Bongiasca aveva dato la disponibilità dal primo. Una data che aveva portato a pensare che si potesse arrivare all’attivazione già nel fine settimana, in anticipo rispetto al passato, quando si partiva il primo dicembre. Si arriverà certamente prima, ma servono volontari.

Le procedure burocratiche per la cessione temporanea dello stabile al Comune sono quasi ultimate e sono stati programmati interventi di pulizia, allestimento e sanificazione dei due piani che verranno utilizzati per accogliere i senzatetto. Nel frattempo la rete per la grave marginalità sta cercando volontari che dovranno affiancare nella gestione chi si assumerà l’incarico (potrebbero essere i Padri Somaschi, ma non ci sono ancora certezze a riguardo, mentre Caritas si occuperà della ventina di posti che saranno aperti in piazza San Rocco).

Caritas a San Rocco

«È stato definito il testo per l’accordo di comodato dei locali - spiega il sindaco Mario Landriscina - che verrà approvato dalla Provincia oggi (ieri, ndr) mentre noi lo faremo a breve (molto probabilmente lunedì, ndr). Stiamo predisponendo tutto per quanto riguarda allestimento e pulizia e si sta lavorando con la rete per la grave marginalità, dalla quale aspettiamo la proposta organizzativa. Il supporto del mondo del volontariato è prezioso e con loro intendiamo andare avanti». Poi aggiunge: «Non credo che ci vorrà molto tempo, ma prima di aprire la struttura sarà necessario anche coordinarci sulle modalità operative con lo spazio di piazza San Rocco, come era stato fatto a marzo quando oltre al tendone di via Sirtori avevamo attivato spazi supplementari nella palestra di via Sauro». Il nodo, quindi, è quello della ricerca di volontari. In genere, spiegano le associazioni caritatevoli, l’emergenza freddo è uno sforzo corale, al quale partecipa tutta la città. Diverse decine di volontari, semplici cittadini che si impegnano a fare turni e a portare assistenza e coperte. Quest’anno, sarà forse anche per il Covid, questa rete solidale fatica a trovare braccia disponibili. Per questo le varie realtà che siedono al tavolo per offrire un aiuto agli emarginati stanno predisponendo una campagna per il coinvolgimento di nuovi volontari. A breve verrà fatto un annuncio, con contatti e numeri di telefono, per sensibilizzare i comaschi. Di tempo, però, non ce n’è molto.

Landriscina rassicura il quartiere

Dal sindaco arriva un messaggio anche per i residenti nella zona di via Borgovico che hanno presentato nei giorni scorsi una raccolta firme per contestare la decisione di utilizzare la ex caserma. «Vorrei rassicurare i cittadini che hanno espresso perplessità, che ho puntualmente letto e valutato con attenzione, ma poi devo anche decidere - dice Landriscina - e chiarire che questo tipo di organizzazione prevede ospitalità notturna, poi ci si organizzerà per il resto, con una gestione e delle regole di ingaggio che sono poi le stesse degli anni precedenti. Tutto sarà gestito, non ci sono cose improvvisate».n G. Ron. - S. Bac.

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