Ecco come sarà il nuovo lungolago: una passeggiata nella storia di Como

Il progetto Le immagini esclusive con gli arredi progettati dal Comune e le panchine di Ico Parisi. Oggi via libera della giunta alla passeggiata ispirata a Plinio il Vecchio.

Linee semplici e un filo conduttore che porta a grandi personalità di Como, come Plinio il Vecchio e Ico Parisi. Un filo che va al di là del tempo e della storia e che ridisegnerà il lungolago in quello che sarà il suo assetto definitivo. Il progetto esecutivo è stato realizzato dal Comune di Como (dal settore Reti, strade, acque e mobilità), con il supporto esterno dell’architetto Massimo Semola, ed è stato approvato dalla Soprintendenza e - pochi giorni fa - dalla commissione Paesaggio dell’amministrazione provinciale: questo pomeriggio arriverà per il via libera definitivo sul tavolo della giunta. L’ultima dell’amministrazione Landriscina.

Si tratta di un intervento da un milione di euro che verrà realizzato per lotti, in concomitanza con la fine dei lavori delle paratie che sta portando avanti la Regione Lombardia (il primo tratto, tra Sant’Agostino e piazza Cavour dovrebbe essere completato entro ottobre). A questa cifra, a carico del Comune, andrà aggiunto il costo per le panchine di design realizzate sul prototipo del 1961 di Ico Parisi. Una sessantina in totale, che verranno disposte in diversi tratti della passeggiata.

Il progetto approvato - qui a fianco si possono vedere alcuni dei rendering realizzati dallo studio Dim associati - comprende 13 fioriere (sette verso i giardini a lago, sei dalla parte opposta, a distanza di 15 metri l’una dall’altra). Si tratta in termine tecnico di “aiuole pensili” a base quadrata, disegnate appositamente per il lungolago comasco e che contengono anche una speciale illuminazione a led nel corrimano (si va ad aggiungere ai faretti a terra e ai pali in acciaio previsti dalla Regione). I bordi sono alti 50 centimetri fuori terra e ulteriori 20 centimetri saranno invece ricavati sotto la quota della pavimentazione (di più non è possibile scendere poiché ci sono le vasche di laminazione).

È stato definito, tenendo anche conto che la quantità di terra e la profondità sono limitate, di piantare in ciascuna aiuola delle “Lagerstroemie”, che garantiscono un fioritura abbondante e continuativa nel periodo estivo. Il colore guida di piante e fiori saranno le diverse tonalità di viola. Alla base degli alberi sono previsti fiori e piccoli arbusti.

Il tema di Plinio il Vecchio, naturalista e scrittore di cui il prossimo anno ricorrerà il bimillenario della nascita e a cui la passeggiata sarà dedicata, ricorre in diversi aspetti. Innanzitutto nella pavimentazione in porfido verranno realizzati degli intarsi in cubetti bianchi in marmo di Carrara che rappresentano due ali stilizzate, mentre nella zona della darsena le ali diventeranno dei pesci trasparenti. Inoltre in tre punti precisi sono previste delle incisioni di altrettante frasi in latino dell’illustre comasco. Ma Plinio il Vecchio significa anche legame con le rocce del territorio, con la scelta delle fioriture. Significa la sua “Naturalis historia”, opera in 37 volumi, che racchiude l’essenza dell’uomo, della natura e della vita. Nella zona affacciata su piazza Matteotti, ad esempio, è prevista la sezione dedicata alla “Mineralogia” con la creazione di una maxi aiuola che, oltre ad arbusti e ad alcuni esemplari dell’”albero di Giuda” lilla, che garantisce una fioritura spettacolare in primavera, ci sono anche diverse rocce di provenienza locale. Non solo. Nella parte esterna, verso il lago, è prevista la collocazione di alcune sedute ricavate dalle pietre locali (tra cui la pietra di Moltrasio, serizzo, pietra di Musso, beola) con l’indicazione del minerale specifico, tutti estratti nelle zone lariane.

I parapetti restano quelli storici (in parte originali, in parte da riprodurre in modo identico) con l’eccezione di piazza Cavour e dell’inizio di viale Geno, zone in cui le scalinate consentono virtualmente l’accesso diretto al lago. La passeggiata non sarà uniforme, vista la necessità di mantenere le quote antiesondazione, ma ci saranno dei gradini in alcuni punti. Ovviamente tutte le zone sono accessibili anche con delle rampe e non ci sono quindi barriere architettoniche. Sotto i filari dei tigli la pista ciclabile.

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