Maturità, oggi tema per 3.689 comaschi. I presidi: «Niente panico e concentratevi»

Scuola Al via questa mattina la prova per superare il liceo. Domani il secondo scritto: «Tranquilli, il voto finale difficilmente si discosta in modo significativo dalle competenze»

Sono 3689 gli studenti comaschi che questa mattina sono impegnati nell’esame di Maturità. Dopo la fatidica notte prima degli esami, oggi ci sono sette tracce a disposizione dei ragazzi per affrontare la prima prova scritta: dall’analisi e l’interpretazione di un testo letterario, alla produzione di un testo argomentativo, alla riflessione critica su un tema di attualità.

«Immagino che i ragazzi abbiano vissuto una nottata con qualche ansia – commenta Roberto Peverelli, preside dell’Istituto Carcano - So che sono molto preparati per svolgere l’esame, quindi occorre godersi il momento e affrontarlo con serenità. Quando ho fatto io la maturità, l’esame era diverso. Oggi penso che il colloquio sia la parte più difficile. Per la prima prova, non serve badare a ricorrenze o rincorrere nomi, ma solo rimanere concentrati. Nessuna traccia è semplice ma nessuna è impossibile: ogni ragazzo deve scegliere in base alle sue personali attitudini».

Parole di conforto anche da parte di Angelo Valtorta, preside del liceo Volta: «Quella sana adrenalina c’è, come normale che sia. D’altra parte, una sensazione di serenità: non prevedo scossoni o sorprese da ultimo minuto. I ragazzi sanno di aver svolto un percorso di cinque anni fatto bene. Forse all’orale l’emozione potrà avvertirsi maggiormente, ma il voto finale difficilmente si discosta in modo significativo dalle reali competenze. Ricordo la mia notte prima degli esami: sono uscito a prendere un gelato con degli amici, tornando a casa intorno alle 22, tuttavia il sonno aveva faticato ad arrivare. L’adrenalina era parecchia, per questo la mattina ero sveglio e pronto ad aggredire la prima prova».

Rispetto per sé e per la lingua

Leggere bene il testo, fornire un quadro completo della preparazione e non cadere nella banalità sono solo alcuni degli aspetti di cui i maturandi dovranno tener conto per svolgere al meglio la prova: «Mi auguro che la affrontino con rispetto: di sé, perché nello scritto raccontiamo sempre un po’ di noi, e della lingua, che è la nostra lingua madre – commenta Laura Arrigo, dirigente del Centro Studi Casnati - Ogni esame è unico, perché nessuno può realmente prevedere quali emozioni prevarranno in una situazione che è sempre nuova e imprevedibile. Di certo, rispetto alle edizioni di anni fa, compresa la mia, la maturità oggi punta a valorizzare il singolo allievo attraverso il colloquio: non si tratta più di interrogare sul sapere ma di ascoltare il saper fare per competenze. L’augurio per i prossimi giorni è anche per i docenti, che sappiano lasciare ai ragazzi un ricordo positivo di questo momento importante, lavorando in team con la consapevolezza che all’esame di Stato gli attori principali sono gli studenti».

I punti bonus

Per il tema 20 i punti massimi a disposizione, così come per la seconda prova che verterà su discipline professionalizzanti, diverse per ogni indirizzo. Anche per la terza prova, il colloquio, 20 i punti a cui ogni candidato potrà aspirare, per un totale di 60 punti su 100. La commissione può assegnare infine fino a 5 punti di “bonus” per chi ne ha diritto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA