Estorsione al padre per potersi drogare: è stato arrestato dalla polizia sul luogo di lavoro

L’inchiesta Giovane comasco di 28 anni dipendente dalla cocaina. Botte e minacce di morte al padre di oltre 65 anni

Lo hanno prelevato sul luogo di lavoro, un ristorante in zona caserme, nella serata di giovedì. Ora è rinchiuso nel carcere del Bassone con l’accusa di estorsione aggravata, tentata estorsione e violenza privata ai danni dell’anziano padre.

Protagonista un giovane comasco di 28 anni, di cui omettiamo il nome a tutela del padre vittima - secondo l’accusa - delle violenze e delle minacce. Ad ammanettarlo prelevandolo mente si trovava al lavoro, i poliziotti della squadra mobile di Como, che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari Walter Lietti. A far scattare l’indagine che ha portato l’arresto, la denuncia presentata la scorsa settimana da un uomo, ultra sessantacinquenne, dopo l’ennesima lite violenta avuta con il figlio. Il giovane, dopo avergli portato via il telefono cellulare per impedirgli di chiamare la polizia, avrebbe cominciato a strattonarlo e a insultarlo, ma anche a minacciarlo di morte per riuscire ad avete cento euro con i quali potersi comprare della cocaina.

È così emerso che le minacce e le richieste di denaro andavano avanti fin dallo scorso aprile, al punto che l’uomo agli agenti ha raccontato che la sua vita sarebbe diventata un inferno. Da quando il figlio, che aveva già avuto problemi di droga fin da minorenne, era rientrato dopo un periodo di lavoro all’estero.

Il pubblico ministero Michele Pecoraro, ha così chiesto e ottenuto la custodia cautelare in carcere per il ragazzo che, forse già questa mattina, sarà interrogato in carcere.

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