Festa a scuola con superalcolici. Quindicenne finisce in ospedale

Il caso Un ragazzo del Teresa Ciceri è stato soccorso alla fine delle lezioni. Si è sentito male dopo aver bevuto una gran quantità di vodka nell’istituto

Per festeggiare l’ultimo giorno di scuola tanti studenti hanno esagerato, c’è perfino chi è finito all’ospedale sul filo del coma etilico. Adesso si è comunque rimesso l’alunno di 15 anni del liceo Teresa Ciceri, dopo aver bevuto durante l’ultimo giorno di lezione una dose di superalcolici a scuola tanto generosa da essere pericolosa. Non è ancora chiaro se il ragazzino abbia lui stesso portato una bottiglia di vodka in classe o se abbia invece ricevuto il distillato da uno studente più grande. Gli insegnanti cercheranno di capirlo ora che il giovane è tornato a casa e si è rimesso.

Complicato, comunque, vigilare e accertare i fatti in maniera così puntuale, mentre l’intero istituto festeggiava la fine dell’anno scolastico.

Il pensiero va piuttosto alle condizioni di salute degli alunni finiti all’attenzione dei medici dopo aver esagerato. Scene di eccesso si sono viste, anche ben peggiori, in tante scuole superiori lombarde e italiane. Diversi esperti hanno letto un serpeggiante malessere che interessa queste giovani generazioni. Spesso dietro a questi colpi di testa c’è l’abuso di alcol e sostanze, un veicolo usato per conquistare in maniera effimera il divertimento.

E del resto solo pochi giorni fa un minorenne se l’è vista brutta, è stato trasportato in gravi condizioni in ospedale a causa di un coma etilico importante. È stato trovato per terra dietro a Sant’Agostino in mezzo alla strada in compagnia di un suo coetaneo incapace di intendere e di reggersi in piedi. Il giorno dopo altri due minori sono stati soccorsi in condizioni altrettanto precarie, questa volta all’esterno della stazione San Giovanni, sempre per avere abusato di alcolici.

Proprio i più noti pediatri comaschi hanno parlato di vera e propria «emergenza sociale». La condotta dei giovani e il rischio per la loro salute sono un problema non di tipo sanitario, a loro parere, ma di tipo sociale, che riguarda tutta la nostra comunità e meriterebbe una risposta corale. Gli accessi in Pronto soccorso di ragazzini in pessime condizioni per colpa dell’alcol, non sono episodici, bensì rappresentano una statistica assodata, soprattutto nei fine settimana estivi. Tanto più se oltre all’alcol questi minorenni fanno uso anche di altre sostanze. Alle volte ignote perfino al personale medico che non ha strumenti aggiornati per rintracciarle.

© RIPRODUZIONE RISERVATA