Feste con lago sporco e battello “bloccato”. E Rapinese si infuria: «Pulisca la Provincia»

Il caso Villa Saporiti ha fermato il natante in assenza di una nuova convenzione per l’utilizzo con il Comune. Il sindaco: «Ci devono 700mila euro, la pacchia è finita»

Ponte del 25 Aprile con il lago sporco e con uno scontro in atto tra Comune e Provincia proprio sulla pulizia. Le piogge dei giorni scorsi hanno portato a valle ramaglie e rifiuti che si sono andati ad accatastare, come di consueto, all’esterno della diga foranea e lungo le spiagge. Dei battelli spazzini, però, nessuna traccia. Il motivo? La convenzione tra i due Enti è scaduta, ma il rinnovo è bloccato perché Palazzo Cernezzi chiede, prima di sottoscrivere nuovi accordi, che Villa Saporiti concordi il pagamento degli arretrati per il costo del servizio e lo smaltimento dei rifiuti, pari a circa 700mila euro per gli ultimi cinque anni.

Il nodo economico

E, senza convenzione, Villa Saporiti ha fermato di fatto il battello in uso al Comune perché in caso di incidenti, ci sarebbero grossi problemi. Convenzione che riguarda la parte interna alla diga poiché, quella esterna spetta all’amministrazione provinciale tramite l’Autorità di bacino. Ma anche il battello in uso a loro ieri non si è visto in attività.

«La Provincia - dice il sindaco Alessandro Rapinese - ci ha inibito dall’utilizzo del battello spazzino perché non abbiamo la convenzione in essere e, per questo, abbiamo chiesto alla Provincia di fare il suo dovere visto che la competenza della pulizia del lago è loro». Poi attacca: «Li abbiamo ringraziati dall’averci sollevato da questo onere e, contestualmente, abbiamo ricordato i mancati versamenti passati, che ammontano a circa 700mila euro. Siamo in attesa di una risposta e, soprattutto, dei soldi o di un piano di rientro. Mi chiedo come mai i miei predecessori non abbiano chiesto il conto, visto che non pagava il dovuto».

«La gente? Vede quello che fa la Provincia, la pulizia del lago compete a loro, allora lo facciano. Bongiasca non ha bisogno di una balia e devono sapere quello che devono fare»

Il problema è che, nel frattempo, di battelli non se ne vedono (nemmeno quello dell’Autorità di bacino che dovrebbe intervenire fuori dalla diga foranea) e, tra l’altro, nel pieno di un ponte festivo e con la cerimonia del 25 Aprile in programma proprio a due passi dai detriti. Rapinese, però, non ci sta e risponde a chi gli fa notare che alla fine, al di là dello scontro in atto, è l’immagine di Como a rimetterci. «Il Comune di Como ha sempre fatto e farà il suo dovere. Anche senza battello stiamo pulendo a mano le spiaggette. La gente? Vede quello che fa la Provincia, la pulizia del lago compete a loro, allora lo facciano. Bongiasca non ha bisogno di una balia e devono sapere quello che devono fare. Se hanno bisogno di noi lo dicano e siamo pronti a discutere la convenzione, ma devono saldare i mancati rimborsi pregressi».

Tra l’altro è arrivato anche il nuovo battello spazzino che dovrà essere utilizzato dal Comune, ma è attualmente congelato fino alla stipula della nuova convenzione. Quello attualmente in uso è stato bloccato dalla Provincia. E c’è poi , come detto, quello fermo a Villa Geno il cui utilizzo deve essere effettuato dall’Autorità di bacino.

A questo punto bisognerà capire come si muoverà la Provincia nei prossimi giorni (ieri il presidente Fiorenzo Bongiasca non ha rilasciato dichiarazioni) e se i due enti si siederanno attorno al tavolo. Lo scoglio principale, al momento, sembra essere la soluzione dei 700mila euro pregressi. Il primo cittadino chiude dicendo: «Per la Provincia è finita la pacchia. I cittadini di Como hanno finito di essere un bancomat per la Provincia».

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