Finalmente in campo: Fabregas al lavoro con la squadra

Il campione Ieri il primo allenamento sul terreno del Sinigaglia; mini partitella e giri di campo. Scatta il toto-prima partita: no a La Spezia, forse panchina con il Cagliari. Centrocampo a tre?

Due tifosi spiano dal cancellone chiuso. «Non si entra?». Non c’è la folla del giorno prima, ma la curiosità è alta: al Sinigaglia è il primo giorno di Cesc Fabregas in maglietta e pantaloncini. Tutto blindato, meglio lavorare in tranquillità. La seduta è alle 9, bel presto per sfuggire al caldo.

Fabregas entra in campo con maglietta azzurra e pantaloncini blu, oltre alla pettorina che ingloba il gps per le rilevazioni dei dati. Tutti quelli che possono assistere ci sono: il dg Charlie Ludi e lo scouting man Christian Bruccoleri in panchina, il Ceo Dennis Wise (maglietta bianca attillata e cappellino) in tribuna solitario, tutti gli uomini della comunicazione carta e video, il team dei social indonesiani. Perché qui si starà anche lavorando, ma la curiosità “umana” è alta anche tra gli addetti ai lavori.

Verso le 9.30, Fabregas mette una pettorina gialla (stesso colore delle scarpe) e partecipa a una partitella a ranghi ridotti, di quelle per aumentare l’intensità in una porzione di campo: «Eh, che piedino...», commenta uno dei presenti. Poi, quando Gattuso chiama due squadre undici contro undici, Fabregas comincia a percorrere metri fuori campo di corsa, con un supporto tecnico in mano. Infine, prima che finisca l’allenamento, si infila nello spogliatoio per palestra e massaggi.

Ergo? Fabregas si è presentato in buone condizioni fisiche, ma viene da due mesi di inattività, pur essendosi allenato da solo. Diciamo che deve ancora effettuare il ritiro di preparazione. Quanto durerà? Due settimane? Comunque: inutile aspettarselo tra i convocati di Spezia-Como di Coppa Italia di sabato (intesi come convocati attivi: poi, se verrà convocato per fare gruppo, è un altro discorso). L’obiettivo potrebbe essere quello di averlo in panchina per Como-Cagliari e magari concedergli qualche minuto, per poi averlo titolare magari con Pisa o Brescia. Ma si tratta di un programma di massima che verrà modificato in base a come andranno le cose sul campo. Quello che è certo, è che lo staff tecnico del Como è in contatto continuo con il fisioterapista personale di Fabregas per mettere a punto un programma su misura. Il giocatore (che scalpita e che, fosse per lui, giocherebbe anche a La Spezia) sta bene, ma la preoccupazione è quella di fare un lavoro graduale per evitare infortuni per un impiego affrettato. Si va cauti, ma non ci sono ostacoli. La squadra ha fatto una doppia seduta, pranzando all’interno dello stadio.

Nel frattempo Gattuso sta lavorando alle novità tattiche. Assieme al 4-4-2, sta provando un centrocampo a tre per agevolare l’ingresso di Fabregas. Progetto di cui avevamo già parlato tempo fa ma che evidentemente ha preso quota dopo il colloquio tra il tecnico e il giocatore. Centrocampo a tre con due punte (lo ha ribadito Jack anche l’altro giorno) significa 3-5-2 o 4-3-1-2. In assenza di Gatto e Chjaia, il ruolo di fantasista potrebbe farlo solo Parigini. Ma sarà un problema legato a Fabregas e non alla partita di La Spezia.A bordo campo Solini che ha lasciato il “quattro” a Fabregas: «Un piacere. Ho scelto il 16 perché il 14 e il 44 erano già occupato. Sedici è quattro al quadrato».

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