
Cronaca / Como città
Domenica 27 Aprile 2025
Folla e divieto ignorato: a Como tutti sui prati
La giornata Nuovo assalto di turisti e gitanti. Coda record per prendere la funicolare, ressa in zona Tempio. Nel parco di Villa Olmo tutti stesi sulle aiuole, anche se il regolamento del Comune dice che non si può fare

La coda più impressionante, ieri pomeriggio, era sicuramente quella formata da coloro che volevano prendere la funicolare per raggiungere Brunate. Ma altrettanto effetto faceva vedere i prati di Villa Olmo - sui quali, peraltro, non si potrebbe stare stando alle regole decise dal Comune - pieni di persone intente a prendere il sole, giocare a palla o bere un bicchiere di vino. Ancora più affollati quelli in zona Tempio Voltiano, dove qualcuno ha anche piazzato una tenda per ripararsi dal sole.
L’ultimo sabato di aprile, in città, ha avuto tutto l’aspetto di una giornata di piena stagione turistica, ormai iniziata a tutti gli effetti già da qualche settimana. La maggior parte di coloro che ieri erano in città, aveva un accento straniero: tanti gli arabi, ma anche inglesi, tedeschi e francesi. Numerosi anche gli italiani che hanno approfittato del lungo ponte tra Pasqua e 25 Aprile per godersi qualche giorno di relax, così come coloro che invece hanno fatto una gita veloce fuoriporta di un solo giorno.
Battelli pieni
«Vedi lassù, che c’è il faro? Dopo ci andiamo» diceva con evidente entusiasmo un papà alla bimba che teneva per mano, mentre da piazza Cavour si incamminavano verso il centro. Probabilmente non aveva idea della lunga fila che avrebbero dovuto fare sotto il sole per raggiungere Brunate. Decine le persone armate di pazienza, disposte ad aspettare delle buone mezz’ore pur di scattare un selfie con vista panoramica sulla città. Altri, che passavano da lì, sì chiedevano invece se davvero ne valesse la pena. «Ma hai capito dove siamo?» ha replicato una ragazza con accento partenopeo al compagno, che si stupiva per le tante persone. Tutto esaurito anche sui battelli, esperienza che nessun turista in gita a Como si vuole perdere: anche in questo caso, la coda per fare il biglietto era tanta. Prese d’assalto le gelaterie e i bar, alcuni addirittura con le bibite esaurite nei frigoriferi. Passeggiare sul lungolago, in alcuni tratti, era addirittura difficile tanto era l’afflusso di gente.
Qualcuno si tuffa
Come detto, i prati nella zona del Tempio Voltiano sono stati presi d’assalto: chi con il cestino del picnic, chi con un asciugamano per stendersi e prendere il sole, chi addirittura montava la tenda per ripararsi dal caldo. Nella spiaggetta dove i tuffi sono vietati – divieto regolarmente infranto – alcuni bambini di nazionalità straniera giocavano nell’acqua, immergendosi fino alla vita sotto lo sguardo dei genitori che scattavano fotografie, mentre qualcuno dava da mangiare ai cigni. Proseguendo nella passeggiata Lino Gelpi, due ragazzi tedeschi hanno sfidato le ancora gelide acque del lago, immergendosi da una delle scalette e facendo una nuotata, vicini alla riva.
Anche a Villa Olmo prati pieni, nonostante i cartelli agli ingressi che vietano di calpestare le aiuole: forse non li notano, oppure il divieto viene semplicemente ignorato. Qui c’erano famiglie, coppie e gruppi di amici, chi si rilassava al sole, chi beveva qualcosa di fresco, chi faceva giocare i propri cani. Le temperature hanno certamente favorito la permanenza all’aria aperta, con il termometro ben sopra i venti gradi. Il tutto con le consuete conseguenze sul traffico, soprattutto in ingresso alla città sia da via Per Cernobbio che dalla Lariana. E, come dice qualcuno, siamo solo ad aprile.
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