Fondi a rischio, addio centro del ghiaccio?In ballo i 25 milioni del Pnrr

La beffa La decisione sulla struttura federale attesa entro la fine del mese non è ancora arrivata ed è «sospesa» - Nella battaglia tra Como, Varese e Milano potrebbe non spuntarla nessuno

Tanto tuonò che alla fine del Centro federale degli sport su ghiaccio potrebbe non farsene più nulla. E la questione, da quanto si apprende, non sarebbe più di scelta tra Como, Varese o Milano e tra il progetto migliore, ma sarebbe invece legata alla mancanza del finanziamento.

I 25 milioni di euro previsti attraverso i fondi Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) al momento, da quanto trapela da Milano, sono fortemente a rischio e potrebbero non arrivare mai. Questo, di fatto, significherebbe (almeno per il momento) l’accantonamento dell’ipotesi di un Centro federale del ghiaccio o, comunque, per realizzarlo andrebbero trovati altri finanziamenti.

Secondo i bene informati la pratica difficilmente potrà sbloccarsi

In linea teorica nulla vieta che Como, Varese o Milano possano portare avanti il progetto con la Federazione, ma il primo passo sarebbe quello di andare a cercare i fondi da zero con il risultato di non avere certezze né sulla realizzazione né tantomeno sui tempi. A supportare le indiscrezioni sempre più insistenti è anche il fatto che, finora, non è stata comunicata alcuna decisione nonostante fosse stato fatto intendere che entro la fine di novembre sarebbe stato definito come procedere. Al nuovo mese mancano ancora cinque giorni, è vero, ma la pratica secondo i bene informati è in alto mare e sembra molto difficile che possa essere portata avanti.

Insomma, il duello tra Como e Varese (forte anche di sponsor politici importanti, su tutti il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti) che ha tenuto banco in estate e nel quale si è poi inserita la possibilità di realizzare il Centro a Milano (soluzione che, tra l’altro, avrebbe avuto il vantaggio di non scontentare nessuno dei due capoluoghi di provincia lombardi) alla fine potrebbe chiudersi in un nulla di fatto.

Il progetto prevede la realizzazione del centro tecnico federale

E per Palazzo Cernezzi cosa cambierebbe? Il 10 novembre scorso, la giunta Rapinese ha approvato un documento proprio sul compendio affacciato sulla Canturina, lo “Sviluppo urbanistico dell’area di Muggiò per la realizzazione del “Quartiere dello sport” - Quadro esigenziale con allegato master plan”. I progetti, in realtà, sono due con l’unico elemento variabile tra l’uno e l’altro legato proprio al Centro federale del ghiaccio e alla concessione o meno dei 25 milioni di euro. Previsti in ogni caso piscina, autosilo e nuova viabilità. Poi, in base ai fondi Pnrr le due alternative (la seconda con palazzetto dello sport e palaghiaccio “normale”).

In caso il finanziamento (a questo punto ridotto sempre più al lumicino) venisse concesso a Como verrebbe infatti il Centro tecnico della federazione con una pista regolamentare, un’arena da 5mila posti per il pubblico e in grado di ospitare gare nazionali e internazionali, una seconda pista regolamentare per l’allenamento e due piste da curling. A questo si aggiungerebbero i locali tecnici e una foresteria per gli atleti e non solo. Piano che sembra ormai avere davvero pochissime possibilità.

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