Furti ai tavolini dei ristoranti del centro. Si indaga su bande in trasferta da Milano

L’allarme L’esplosione del turismo a Como ha attirato in città gruppi di ladri professionisti - Nella maggior parte dei casi si tratta di malviventi sudamericani. Si indaga sui video

Bande di ladri professionisti in trasferta da Milano. Quasi sempre composte da cittadini sudamericani. Difficili da identificare e localizzare, perché in continuo movimento. È questo l’identikit degli autori dei furti che, nelle ultime settimane, stanno imperversando in centro, prendendo di mira turisti seduti a pranzare sui tavolini della città murata.

L’esplosione del turismo nella nostra città, dove ogni anno i numeri delle presenze sono in clamorosa crescita, ha attirato a Como un nuovo tipo di criminalità, maggiormente presente nelle grandi città d’arte o nei capoluoghi quali Milano piuttosto che sulle rive del nostro lago.

Sono almeno sei in meno di un mese le denunce di furto avvenute ai tavolini dei locali del centro città. Modalità simili, per non dire identiche. L’ultimo episodio in via Muralto, dove due ragazze della Repubblica Ceca, sedute a pranzare, si sono viste derubare della borsetta appoggiata sotto il tavolino da un uomo, verosimilmente sudamericano. Meno di una decina di giorni fa altri due turisti sono stati derubati mentre sorseggiavano drink al tavolino di un bar, sempre in via Muralto. Erano seduti a un tavolino del bar quando, all’improvviso, si sono accorti di non aver più il portafogli che avevano appoggiato sul tavolo. Lo stesso giorno derubata anche una commessa in un negozio del centro.

Due giorni prima i ladri erano entrati in azione in un bar di piazza Volta. Furto. La vittima, in quell’occasione, una signora di San Fermo della Battaglia che aveva appoggiato la borsetta che gli è stata rubata. Infine la settimana

La settimana precedente, infine, una famiglia di turisti che pranzava in pieno giorno in via Cesare Cantù, era stata derubata da due uomini vestiti in modo distinto, uno che teneva una giacca piegata sul braccio, che dapprima avevano fatto finta di cercare un tavolo entrando ed uscendo dal locale, poi si erano avvicinati alla sedia della donna rubandole la borsa che aveva appeso allo schienale.

Gli investigatori - sul caso stanno indagando i poliziotti della Questura, che hanno ricevuto la quasi totalità delle denunce - si stanno concentrando sull’analisi dei video di sorveglianza dei locali dove sono avvenuti i furti. Alcuni particolarmente dettagliati e in alta definizione, nei quali è possibile vedere i volti degli autori dei furti.

Quelle immagini sono state condivise con gli inquirenti di altre realtà, in particolare quella milanese, per verificare se spuntano nominativi già noti alle forze di polizia. Un’indagine non semplice, perché queste bande sono in continuo movimento, perché a colpire sono spesso persone differenti - da comprendere se collegate tra loro - e perché il loro domicilio è tutto tranne che noto.

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