Giovane si scaglia contro i carabinieri. Fermato con una scarica del taser

Giardini a lago L’episodio ieri mattina alle 4. Il ragazzo denunciato anche perché sospettato del furto di un telefono

Intervento movimentato – quando erano le 4 di mattina tra domenica e lunedì – in Lungo Lario Trento nei pressi dei giardini pubblici. I carabinieri del Radiomobile, che erano stati allertati per il furto di un telefono cellulare, sono stati costretti ad utilizzare il taser, la pistola che scaglia dardi che portano a stordire per pochi attimi il sospettato, per poter bloccare un marocchino si 23 anni che alla vista dei militari aveva cercato di aggredirli. Il telefono cellulare non è stato rinvenuto. Il sospettato è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e per la permanenza in Italia da irregolare, essendo già stato colpito da un decreto di espulsione.

Tutto, come detto, era iniziato attorno alle 4 con la chiamata ai carabinieri da parte di un uomo che denunciava di essere stato vittima del furto del proprio telefono in Lungo Lario Trento. All’arrivo sul posto dei Radiomobile, la vittima indicava anche il sospettato che nel frattempo si era allontanato dal punto del colpo in compagnia di una seconda persona. Il giovane, alla vista del sopraggiungere dei carabinieri, avrebbe a questo punto prima cercato di scappare, poi – una volta raggiunto – avrebbe aggredito i militari dell’Arma scagliandosi loro addosso e rendendo a questo punto necessario l’utilizzo di quella che viene comunemente descritta come pistola elettrica, in grado infatti – con scariche non letali – di stordire l’aggressore per permettere poi alle forze di polizia di immobilizzarlo. E così è avvenuto, quando ormai era l’alba, nei pressi dei giardini pubblici di Como.

Il sospettato è stato poi identificato in un marocchino di 23 anni senza fissa dimora. È stato denunciato a piede libero per la resistenza e per la sua permanenza in Italia da irregolare, ma non per il furto di cellulare che non è più stato ritrovato. Anche l’amico che era con lui è risultato essere irregolare – su di lui pendeva un altro decreto di espulsione – e per questo è stato denunciato.

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