Gli ex studenti del liceo Volta in cattedra per parlare di scienza: «Cerchiamo talento e passione»

Il progetto Ex alunni e ragazzi di quinta protagonisti di Volta4Science: «Aiutiamo i più giovania trovare la loro strada»

Una grande passione per le materie scientifiche, la loro scuola nel cuore e la voglia di mettersi in gioco per aiutare i compagni più giovani a trovare la propria strada. Senza volere nulla in cambio: la ricompensa è far emergere un talento nascosto. Sono studenti ed ex alunni del liceo Volta i protagonisti del progetto Volta4Science, iniziativa rivolta a tutte le classi che ha come obiettivo la creazione di una community nel liceo dove approfondire materie come matematica, fisica, logica, informatica e ambito medico.

I tutor sono loro: studenti universitari - o ragazzi al quinto anno - che tornano tra i banchi con corsi per più giovani. «All’inizio si era pensato a un progetto con aule studio, poi è subentrato il Covid - spiegano Andrea Mele, Federico Zafaro e Martina Colombo, tra i promotori dell’iniziativa - appena c’è stata la possibilità, però, abbiamo spinto per avviare il progetto. Al momento i tutor attivi sono una quindicina: vogliamo dare l’occasione di approfondire argomenti che interessano e trovare qualche talento nascosto, daremo lo spazio per esprimersi». Una sfida anche per loro. «Ci mettiamo in gioco per dare una mano agli altri – aggiungono - Noi diamo la piena disponibilità, compatibilmente con i nostri impegni scolastici e universitari. Senza l’aiuto di alcuni docenti, non saremmo qui: pensiamo ad esempio alla professoressa Silvia Tarasco e a Laura Bianchi, ma anche a tutti gli altri».

Un grande orgoglio per il preside del Volta Angelo Valtorta: «Sono grato a tutti gli studenti ed ex studenti che trovano il tempo per aiutare a trasmettere una passione – ha sottolineato – non è così scontato, anzi. È un unicum che spero possa essere seguito e intrapreso anche in altre scuole. Hanno una passione così forte che li spinge a trasmetterla ad altri, unitamente alla loro generosità. Mi riempie di orgoglio e speranza, significa che il percorso che hanno fatto qui ha lasciato un segno positivo. Loro sono la miglior gioventù. Se la nostra scuola genera questi comportamenti, allora ha centrato i suoi obiettivi».

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