«Ha molestato una mamma a spasso con il figlio di pochi mesi». Giovane arrestato per violenza sessuale

Camerlata Ragazzo accusato di aver strattonato una pensionata e palpeggiato una donna. La vittima era con un passeggino. I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza ai domiciliari

I carabinieri di Como e della stazione di Albate hanno dato esecuzione, nella serata di venerdì, ad una ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari a carico di un ragazzo di origine gambiana, residente a Camerlata, accusato di una serie di abusi avvenuti nella giornata del 30 gennaio scorso tra via Turati, via Donatori di Sangue e via Muggiò con vittime una signora di 73 anni e una giovane mamma, che spingeva un passeggino con all’interno un bimbo di appena sei mesi.

Violenza privata e sessuale

Il fascicolo in queste settimane di indagini è stato coordinato dal pm Michele Pecoraro mentre la misura restrittiva è stata emessa dal giudice delle indagini preliminari Carlo Cecchetti. Sarà proprio il gip nelle prossime ore a sentire l’indagato, nell’interrogatorio di garanzia che vedrà anche la presenza dell’avvocato della difesa Arianna Cesana.

Sono tre al momento le ipotesi di reato che vengono contestate, due relative a presunte violenze private e una che riguarda la violenza sessuale (palpeggiamenti) avvenuta ai danni della giovane mamma. Tutto sarebbe avvenuto in un’unica giornata, quella del 30 gennaio, nelle ore del pomeriggio. L’indagato, Buba Livio Mass, 23 anni, avrebbe prima avvicinato la signora di 73 anni che da via Turati stava camminando in direzione di via Donatori di Sangue. Qui, alle 15.20, l’avrebbe afferrata per un braccio tentando di trascinarla fuori da un portone dove stava entrando. Solo le urla di una seconda signora avrebbero convinto l’aggressore ad allontanarsi.

Poco dopo tuttavia, ovvero alle 16 e sempre in via Donatori di Sangue, nei pressi del punto in cui la strada passa sotto il viadotto dei Lavatoi, il ventitreenne avrebbe avvicinato la giovane mamma che stava spingendo il passeggino con all’interno il figlio di sei mesi addormentato. Secondo quanto riferito dalla donna nella successiva denuncia querela presentata ai carabinieri di Como, l’uomo l’avrebbe palpeggiata dopo averla avvicinata con una scusa, e in un secondo momento avrebbe afferrato il passeggino nel tentativo di ribaltarlo nonostante la presenza al suo interno del piccolo. In questo secondo caso sarebbe intervenuto il marito della donna, che si trovava poco distante e che sarebbe stato allertato dalla stessa consorte di quanto accaduto.

«Era ubriaco»

Secondo il racconto fatto dall’uomo, che ha poi inseguito il sospettato, quest’ultimo aveva in precedenza abusato di alcol. I racconti delle due donne – tutti verbalizzati – sono stati il motore dell’indagine che ha portato a risalire al sospettato che è poi anche stato riconosciuto nelle immagini sia dalla signora di 73 anni, sia dal marito della donna palpeggiata. Elementi che il giudice ha ritenuto sufficienti per emettere – su richiesta della procura – la misura degli arresti domiciliari che è stata eseguita nella serata di venerdì a Camerlata. Nelle prossime ore l’indagato potrà a sua volta parlare raccontando al gip la sua versione di quanto accaduto.

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