
(Foto di archivio)
Trasporti Sono 186 quelli acquistati dalla Regione, danneggiati subito dopo essere stati immessi in circolazione. Sedili divelti, tendine strappate, e poi i classici graffiti: la linea Chiasso Milano è tra quelle con più segnalazioni
Non c’è un solo treno dei 186 facenti parte del nuovo programma di acquisto del materiale rotabile di Regione Lombardia che non sia stato già vandalizzato.
È la risposta, per certi versi sorprendente, fornita a una interrogazione del gruppo Pd in Regione (consiglieri Simone Negri e Davide Casati) sul tema della tutela del materiale rotabile che, cifre alla mano, sembrerebbe davvero indifendibile. Graffiti, vetri rotti, sedili divelti quando non completamente distrutti, vetri frantumati, martelletti frangivetro rubati (un classicone), tendine parasole strappate; la casistica dei danni è eterogenea, così come lo è la loro distribuzione sulle varie linee.
La linea Chiasso Milano è tra quelle che nel primo semestre 2025 hanno fatto registrare il maggior numero di segnalazioni, 11 in tutto, contro le 14 della Milano Brescia e le 12 della Treviglio Varese. In tutto sono stati cancellati 141.89 metri quadri di graffiti vergati con le solite bombolette; il dato è coerente con il trend del 2024, quando a fine anno il totale dei metri quadri ripuliti raggiunse quota 270.059. La media è di 90 metri quadri di graffiti rimossi per ciascun treno.
Oltre ai 540 interventi per ripulire le pareti di motrici e vagoni (dato sempre riferito al primo semestre 2025), i tecnici di Trenord hanno eseguito 418 interventi per la riparazione di guasti interni e 33 interventi per la riparazione di guasti ai servizi igienici di bordo. Le stazioni più colpite sono in assoluto quelle di Porta Garibaldi, di Treviglio, Cadorna, Brescia e Varese; le stazioni comasche di Como San Giovanni, e Chiasso si posizionano a metà classifica, mentre più in basso si trova Como Lago (restano esclusi gli scali della linea di Asso, fanalino di coda della classifica relativa alle segnalazioni).
Rispondendo alla medesima interrogazione, la Regione ha spiegato che Trenord «ha adottato misure per contrastare in maniera strutturata e continuativa il fenomeno del vandalismo sui treni, con particolare riferimento agli atti di imbrattamento e ai graffiti. Una delle azioni principali è rappresentata dal potenziamento della sorveglianza sui rotabili in sosta. Attualmente sono circa 60 i siti ferroviari in cui i treni sostano, e in 22 di questi è stata attivata una vigilanza dedicata. Operano complessivamente 12 pattuglie di guardie particolari giurate di cui quattro fisse e otto dinamiche, distribuite strategicamente sul territorio. Grazie a questo presidio costante – si legge ancora nella nota di risposta fornita dalla Regione – nel 2024 sono stati sventati oltre e 11 tentativi di imbrattamento, mentre nel solo primo semestre del 2025 sono già 26 gli episodi prevenuti». Il problema resta quello dei costi. Quella di pulire non è un’operazione gratuita.
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