I pendolari, basta con le promesse: «Servizio disastroso: sempre peggio»

Trasporti Le rassicurazioni dell’assessore regionale non spengono la rabbia di chi viaggia. «La Regione ha dato piena fiducia a Trenord, ma in quarant’anni non è stato risolto nulla»

I pendolari alla Regione: «Basta promesse». L’assessore regionale ai Trasporti, Franco Lucente, dal capolinea di Como lago dopo tanti disagi ha promesso delle risposte concrete entro tre mesi. Ma chi viaggia in treno ogni mattina, da decenni, ascolta annunci politici che non si avverano, con un servizio che anzi continua a peggiorare.

«Prendo il treno da quarant’anni – racconta Giorgio Dahò, uno dei cinque rappresentanti dei pendolari eletti dai comitati e riconosciuti dalla Regione – e assicuro che di recente le cose sono molto peggiorate. È vero che quest’ultimo assessore si è appena insediato, ma il governo della Lombardia è sempre lo stesso da tempo immemore, dunque non vale ricominciare da capo ad ogni nuovo politico. Ricordo che la Regione ha dato nuovamente piena fiducia a Trenord assegnandole per i prossimi anni il servizio treni senza gara».

Ritardi, guasti, scioperi, treni che partono da stazioni successive. «Il nuovo assessore è propositivo, confidiamo che alle buone intenzioni seguano i fatti – dice Andrea Mazzucotelli, altro rappresentante ufficiale dei pendolari – tra poco però dovrà rinnovare i vertici di Trenord e Fnm e dunque dovrà assumersi tutte le responsabilità. I pendolari aspettano come promesso di essere convocati per il parlare del bonus che è stato cancellato».

Ascoltare gli utenti

«Nessuno ha la bacchetta magica, i soggetti coinvolti sono tanti e serve una regia – commenta Franco Aggio, rappresentante dei viaggiatori eletto – noi offriamo la nostra esperienza quotidiana, i pendolari sono un interlocutore da ascoltare». Durante il precedente il dialogo con i comitati era stato interrotto. Adesso invece c’è maggiore apertura. «Il servizio disastroso e le nostre proteste forse hanno prodotto una reazione – dice Antonella Falbo, pendolare da Como Borghi – mi sento di essere fiduciosa, ci diano per esempio subito garanzie sul bonus cancellato».

«Le promesse fatte fino ad ora campagna elettorale compresa non si vedono – dice Valerio Pasca, pendolare che riunisce un gruppo di frontalieri diretti a Chiasso – anzi i collegamenti peggiorano. Chiediamo il minimo sindacale: arrivare al lavoro in tempo. Il vaso è colmo, la gente è disperata».

Comunicazione scadente

Perfino le comunicazioni date in tempo reale spesso sono sbagliate, la scarsa informazione è un fatto che fa molto arrabbiare i viaggiatori. «Hanno rinnovato un contratto per dieci anni ad una società che fa la sua peggior performance proprio nel mese del suo rinnovo – commenta Giovanni Galimberti per la linea Como Lecco - che non ha ancora reintrodotto molti treni tagliati durante il Covid. Siamo ben oltre l’insufficienza».

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