Il bonifico truffa del finto maresciallo. Quindici denunce nell’ultimo mese

L’allarme I Carabinieri lanciano un appello ai cittadini: l’Arma non chiama per chiedere soldi. Vittime contattate con la scusa di una frode bancaria e invitati a inviare i risparmi altrove

Como

Quindici truffe simili a Como solo nell’ultimo mese. Colpi da decine di migliaia di euro, che hanno portato a svuotare i conti correnti di diversi cittadini, raggiri portati avanti tutti con le stesse modalità che hanno spinto i carabinieri della Compagnia di Como a intervenire ieri chiedendo ai cittadini di prestare maggiore attenzione. Anche perché i quindici colpi nell’ultimo mese (e il trend pare sia di crescita) sono solo quelli denunciati all’Arma, ma potrebbero essercene stati altri non ancora denunciati.

Il modo di agire è noto: finti carabinieri – quello più utilizzato è tal “maresciallo Diana dei carabinieri di Como” – che chiamano le vittime individuate, quasi sempre settantenni o anche più anziani, segnalando operazioni sospette sui conti correnti e insinuando nella mente dei cittadini il pericolo di clonazioni.

Il finto militare dell’Arma, nelle operazioni appena descritte, fingerebbe di essere nel pieno di una indagine consigliando alle vittime della truffa di non contattare la propria banca proprio perché presumibilmente coinvolta nella frode. Ed è a questo punto che il finto maresciallo Diana, o chi per lui, chiederebbe di effettuare bonifici istantanei spostando i contanti su conti sicuri che ovviamente altro non sono che conti appositamente predisposti dai truffatori, spesso all’estero, per far sparire immediatamente il contante.

L’appello

In questi raggiri, infatti, chi organizza il tutto resta dietro le quinte e intesta questi conti a dei complici che altri non sono che delle teste di legno con l’unico compito di raccogliere subito il contante e girarlo ai veri truffatori, facendo in sostanza sparire i soldi.

Va ricordato che questa tipologia di raggiro è molto credibile, in quanto parte da dei messaggi Nexi – ovvero in arrivo dalla società che gestisce il circuito delle carte di credito – che tuttavia sono a loro volta dei falsi. L’allarme sul giro di truffe che stanno colpendo in queste ore il Comasco è stato lanciato come detto ieri dai carabinieri.

I militari hanno infatti registrato, nella raccolta delle denunce, una improvvisa impennata di questi colpi che possono portare le vittime a perdere anche decine di migliaia di euro e i risparmi di una vita. Per questo motivo – auspica l’Arma – sarebbe necessaria una maggiore attenzione da parte dei cittadini. Il finto carabiniere che contatta le vittime, spacciandosi per militare in servizio a Como, invita infatti telefonicamente gli utenti a spostare il proprio denaro dal conto corrente dicendo che sono in atto operazioni sospette (anche con l’invio dei falsi messaggi di cui abbiamo detto) o clonazioni del conto stesso.

Il bonifico istantaneo

Con questa scusa i cittadini vengono invitate a non divulgare la cosa agli operatori delle banche, in quanto presumibilmente compiacenti. Solo in seguito viene chiesto il pagamento di un bonifico istantaneo che rende poi impossibile il recupero delle somme, che finiscono all’estero per essere spostate e fatte sparire solo pochi attimi dopo l’invio.

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