Il caso dei passaggi a livello in città
Spiraglio dal ministro ma niente deroghe

La deputata Pd Chiara Braga dalla De Micheli: «C’è un dialogo in corso per trovare altre modalità» - Ma aggiunge: «Colpe? Le Ferrovie si sono mosse in ritardo»

Uno spiraglio per risolvere il pasticcio dei tempi di chiusura dei passaggio a livello che rischia di paralizzare il girone arriva da Roma. E più precisamente dal ministro dei Trasporti Paola De Micheli, che ha avviato un confronto tra Ferrovienord e l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie.

A riferirlo la parlamentare comasca del Pd Chiara Braga: «Ho sentito la ministra - spiega - che si è attivata per ricostruire la situazione attraverso i suoi uffici: per accelerare i passaggi a livello esistono anche tecnologie più avanzate che però nel caso nostro non si possono applicare alla tipologia dei treni in linea. Ecco perché la revisione fatta da Ansf non ha potuto fare altro che applicare qui la modalità che comporta tempi più lunghi».

Tempi che, secondo le ultime comunicazioni di Ferrovienord al Comune saranno più che raddoppiati, anche se la stessa società nei mesi scorsi aveva più volte rassicurato Palazzo Cernezzi che non ci sarebbero state variazioni sensibili. Invece, dai dati, a Sant’Orsola si passerà da 1 minuto e un secondo a due minuti e quindici. All’incrocio con via Bertinelli da 59 secondi a due minuti e 45 mentre in piazza Verdi da 5 secondi a due minuti e 30. E quindi cosa si può fare? Una possibile via d’uscita starebbe nella possibilità di usare un sistema diverso (certo, vorrebbe dire smontare il sistema già installato e, probabilmente, modificare i consigli) anche perché, come avevano già detto dall’Agenzia nazionale non sono previste deroghe di alcun tipo.

«Grazie anche all’interessamento del ministro - aggiunge Braga - c’è un’interlocuzione tra Ansf e Ferrovie per trovare una modalità migliore e meno problematica. La situazione particolare della città è stata portata all’attenzione di Ansf, seppure in ritardo dal gestore e ora dall’amministrazione comunale che, da quel che risulta, aveva avuto ben altre rassicurazioni. Ovviamente occorrerà trovare un sistema che garantisca il massimo livello di sicurezza nella circolazione, che rimane la priorità assoluta».

Braga poi se la prende con il collega della Lega Claudio Borghi, che aveva annunciato emendamenti e ordini del giorno da presentare a ogni provvedimento in discussione alla Camera per cercare di smuovere le acque. «Si è al lavoro - precisa la deputata Pd - per trovare la soluzione migliore per la città, con uno stile ben lontano dalle sparate propagandistiche di qualche consigliere comunale e deputato che evidentemente non conosce nemmeno troppo bene le competenze del Parlamento di cui fa parte (le disposizioni di sicurezza sono stabilite da Ansf che è un’agenzia indipendente, non dal Parlamento)».

In ogni caso il tempo stringe visto che Ferrvienord vuole applicare le nuove misure da settembre (anche se non ha fornito alcuna data precisa). Misure che, nelle ore di punta del mattino, potrebbero comportare uno stop ai passaggi a livello fino a 20 minuti l’ora, come aveva denunciato allarmato il sindaco Mario Landriscina.

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