Il centro ostaggio dei furgoni: caos e pericoli

La situazione Moltissimi i corrieri e i mezzi che circolano nella Ztl, soprattutto al mattino: «Così i pedoni rischiano». La giunta è al lavoro per una modifica del regolamento con l’obiettivo di migliorare la vivibilità della città murata

In centro città il numero di furgoni che transitano per le strette vie è tale da suscitare la curiosità dei tanti turisti di passaggio. «Ma come: non è una zona a traffico limitato?», domandava ieri mattina un visitatore alla moglie, dopo aver assistito alle complicate manovre di due autisti in arrivo in piazza San Fedele uno da via Odescalchi e l’altro da via Natta.

Strade strette e affollate

Il tema, noto da tempo in città, è tornato di attualità con la crescita esponenziale del numero di persone, specialmente turisti, che passeggiano per le vie del centro negli ultimi anni, con lo sviluppo del tessuto economico legato al turismo e dell’attrattività di Como. Sono numeri significativi che rendono spesso complicato muoversi per le strette strade del centro storico, con conseguenze per chi si sposta a piedi o in bici. Infatti, ieri verso le undici, di fronte al bar Caffé&Caffé, in piazza Mazzini, i presenti raccontavano di una signora anziana urtata da un mezzo di passaggio che, nel percorrere via Diaz, non ha tenuto debito conto della larghezza della strada. In questo caso, a urtare la donna, che fortunatamente non ha riportato ferite di alcun tipo, è stato un Ncc. Eppure, in centro tra le auto dei residenti, i taxi, le auto a noleggio con conducente e i furgoni per le consegne e i mezzi che accedono per lavori o scarico merci, non si sa più dove girarsi.

La situazione di difficoltà più evidente ieri mattina si è verificata all’incrocio tra piazza Perretta e via Muralto, dove, oltre alle tante auto parcheggiate (e non sempre con il contrassegno necessario), si potevano contare nell’ordine: un furgoncino “LavaJet” per il noleggio biancheria, un furgone refrigerato per il trasporto di pesce, uno di Gls arrivato da via Ballarini, e un paio di furgoncini bianchi non meglio identificabili.

E, a pochi metri di distanza, nello stesso momento, lungo via Boldoni i passanti si sono dovuti fare da parte per sgombrare la strada al passaggio di un altro mezzo che ha dovuto fare i conti con un furgoncino parcheggiato sul lato sinistro della via, di fronte alla Kiko. A questo si aggiungono i tanti residenti che transitano dalla zona a traffico limitato, come è loro diritto, e i rider che si muovono per le vie della città murata con monopattini e bici elettriche che spesso raggiungono la velocità dei mezzi a quattro ruote.

Le regole

La situazione è particolarmente movimentata proprio di mattina, momento della giornata in cui i veicoli adibiti al rifornimento degli esercizi pubblici e commerciali hanno più tempo per circolare in Ztl: sono autorizzati a farlo tra le 6 e le 10.30 e poi dalle 14 alle 15.30 dal lunedì al venerdì e solo tra le 6 e le 10.30 il sabato. Non è raro però trovare molti mezzi in transito anche fuori da questi orari. Si tratta di una deroga all’ordinanza che regola la Ztl, secondo la quale «per le operazioni di carico e scarico, i veicoli the trasportano merce “a temperatura contrallato” e i veicoli che riforniscono i pubblici esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande (previa presentazione di idonea documentazione)» possono accedere dalle 5del mattino fino alle 12 e dalle 13 alle 15 dal lunedì al venerdì, il sabato invece dalle 6 alle 11.30.

Il sindaco Alessandro Rapinese vorrebbe però mettere in campo una stretta sugli accessi al centro storico tra quest’estate e il prossimo autunno. In particolare, ha dichiarato di voler imporre finestre specifiche per l’accesso dei corrieri, che al momento non hanno limitazioni. Un’altra azione che la giunta, al lavoro sulle modifiche al regolamento, vorrebbe intraprendere è il posizionamento di fioriere e pali per disincentivare il passaggio.

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