
Cronaca / Como città
Sabato 06 Settembre 2025
Il commissario della Croce Rossa Como racconta «un momento difficile»
La bufera Ghiringhelli difende i soccorritori lariani: «Il vostro è un comitato storico, vengo a dare una mano. Scivoloni del genere possono succedere: li supereremo»
Como
Il commissario della Croce Rossa: «Pronti a ripartire». Emilio Ghiringhelli, navigato dirigente dei soccorritori lombardi, a giorni è atteso in città per guidare il comitato di Como nuovamente commissariato, alla luce, secondo la Croce Rossa nazionale, di «accertate gravissime irregolarità nella gestione del centro di accoglienza di via Oltrecolle». Sporcizia, degrado, cattive condizioni igienico sanitarie, accuse pesanti che sono valse la rimozione dell’ormai ex presidente dei crocerossini comaschi Paolo Beretta. Un altra pagina nera che i soccorritori dovranno superare.
La promessa
«A breve verrò in città – spiega Ghiringhelli, da sempre in Croce Rossa e già responsabile del Comitato area nord milanese – Sono in contatto quotidianamente con i soccorritori di Como e mi sono confrontato con i vertici regionali per decidere il da farsi. Di sicuro è un periodo difficile, però sono convinto che il comitato sia molto forte, è storico. Io vengo solo a dare una mano e penso che lavorando insieme si riesca tutti a fare il meglio per il bene della popolazione. Quanto accaduto credo sia legato anche a vicende interne al comitato e nella vita di un comitato possono succedere degli scivoloni del genere. C’è stata una difficoltà gestionale, certamente qualcosa è andato storto altrimenti non si sarebbe arrivati al commissariamento».
Il giudizio del nuovo commissario, in attesa di maggiori approfondimenti, non è drastico. «Le cose sono state forse troppo demandate – dice Ghiringhelli - assegnate a terzi, mentre meritavano di essere meglio controllate. Cercheremo di capire i nodi così da correggere la rotta».
Non bastasse il comitato di Como sta portando avanti un difficile concordato per sanare i troppi debiti accumulati durante la precedente mala gestione, finita per anni all’attenzione dei tribunali. A Como a tal proposito negli ultimi tempi sono arrivati diversi commissari straordinari, Adriano De Nardis, Paolo Russo, Nicola Piacentini, Ghiringhelli è l’ultimo dell’elenco. Il suo compito non si prospetta semplice. «Dobbiamo rimettere il comitato comasco sui giusti binari – dice il nuovo commissario – Lavoreremo insieme, con il gruppo esistente. Perso l’incarico anche il presidente uscente rimarrà come volontario, non ci sono diaspore in corso o nuovi addii. Vengo a Como anche per dare una continuità ai crocerossini. E conto di rimanere solo per lo stretto necessario, il mio mandato dura sei mesi. Messi in ordine i lavori, i conti, fatta una assemblea, poi i volontari decideranno il loro orientamento tornado alla normale gestione democratica».
Il caso migranti
Insomma Ghiringhelli non ha intenzione di buttare tutto il lavoro fatto in questi anni. Non è in previsione un azzeramento del gruppo dirigenziale comasco.
Tornando al centro che accoglie in migranti in via Oltrecolle dalla metà del 2023 la Croce Rossa di Como si occupa di questa partita per conto della Prefettura, da Lipomo qui sono passati centinaia e centinaia di stranieri. La gestione del campo è però passata da luglio alla Croce Rossa nazionale che ha acquisito la sede lipomese, anche in seguito agli accertamenti scattati a giugno.
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