Il Comune: «Proroghe? Impossibile. Usata due anni in assenza di contratto»

Consiglio La dirigente e il sindaco hanno spiegato in aula perché l’impianto da lunedì sarà chiuso

L’impianto di via Del Dos non è sicuro e, per questo, non verrà concessa alcuna proroga e da lunedì resterà chiuso. Lo hanno chiarito in consiglio comunale il sindaco Alessandro Rapinese e la dirigente Mariella Luciani. Proprio quest’ultima ha anche spiegato che «dal 1995 l’affidamento è stato ripetutamente prorogato fino al 31 dicembre 2018. Dal 1 gennaio 2019 al 30 giugno 2021 hanno continuato a utilizzare l’impianto senza alcun tipo di contratto. Il contratto, che ho fatto io nel giugno 2021, dopo due anni e mezzo di occupazione senza titolo, era motivato da due condizioni: si occupano di persone fragili e disabili ed eravamo in un periodo di emergenza sanitaria e quella era una delle poche strutture che davano risposte a persone con disabilità. Queste due condizioni hanno permesso di fare una nuova proroga, identica a quella precedente perché non c’erano spazio e termini per nessun tipo di contrattazione legata a queste due variabili».

E ancora: «Al 31 luglio il motivo per cui non c’ è la possibilità di fare una proroga non è legato al fatto che non abbiamo una gara in atto (oggi la gara è sospesa, non è annullata) e non abbiamo più l’emergenza sanitaria, ma soprattutto per tutti i dubbi legati alla sicurezza della struttura».

Rishi di collasso

Problemi che lo stesso sindaco aveva evidenziando leggendo stralci di relazioni dei tecnici di Colisseum, inviate all’Anac e al Comune: «Colisseum in data 16 maggio 2022 - ha detto il sindaco - ha integrato la propria memoria con un secondo documento in cui afferma che non è concepibile svolgere delle attività che comprendano un’utenza fragile, quali neonati e disabili, senza una struttura idonea. I serramenti devono essere sicuri e garantire un adeguato comfort interno, quelli esistenti se accidentalmente colpiti potrebbero rompersi e cagionare gravi infortuni o peggio».

A questo si aggiungevano rischi di «collasso della struttura» e altre problematiche tali da richiedere interventi «il prima possibile».

La dirigente ha anche spiegato che «per quanto riguarda la gara abbiamo dalla delibera di Anac 60 giorni per poter rispondere come intendiamo procedere e scadono nella seconda metà di agosto». Di certo verrà modificato il piano economico finanziario, come richiesto dall’Anticorruzione.

Soluzioni per gli utenti

Nel frattempo si stanno cercando soluzioni idonee per gli utenti. «Io ho in gestione il Cdd con 15 disabili che fanno attività in acqua, stiamo costruendo proposte che vadano bene per ciascuno di loro. Per le altre associazioni abbiamo fatto delle proposte, sappiamo che alcune possono andare bene, altre no. Stiamo lavorando». Il prefetto ha scritto a Comune e Ats invitandoli a trovare una soluzione congiuntamente. «L’obiettivo non è quello di creare disagio» ha chiuso Luciani.

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