«Il curriculum mandato a tutti. Mai uno squillo o tre righe di mail»

Le segnalazioni Dai lettori arrivano storie e racconti«Tutti dicono di cercare ma poi soltanto silenzi»

Troppo vecchio a 40 anni per lavorare in negozio, troppo giovane e senza esperienza a 20 per fare la commessa. Ma c’è anche chi assume solo i più affidabili over 50. Alla redazione continuano ad arrivare numerose segnalazioni inerenti il mercato del lavoro. Molti comaschi non riescono a trovare un’occupazione, in un momento storico dove in realtà ditte e commercianti, come pure le amministrazioni pubbliche, faticano a trovare mano d’opera e ancor più professionisti specializzati. Dunque in teoria firmare un contratto non dovrebbe essere impossibile.

«Dipende, arrivati a 40 anni i più rispondono con un sorrisetto – racconta la comasca Dina Claudia Lisca – il mio compagno è stato a lungo impiegato in una azienda che produce divani d’alta categoria. Poi purtroppo, per motivi di salute, si è dovuto fermare. Una volta guarito ha cercato di inserirsi di nuovo nel mondo del lavoro, ma non c’è niente da fare. Inutile mandare curriculum, mail o candidarsi tramite internet, non arriva mai una telefonata. Abbiamo fatto il giro a Como dei negozi con in vetrina il cartello “cercasi personale”. Ma abbiamo incassato soltanto sorrisi sotto ai baffi».

«Sto seguendo una giovane ragazza serena, educata, molto volenterosa che è riuscita a fare soltanto un paio di stage. In un negozio non le hanno rinnovato il contratto, pur avendo dato la disponibilità per poche centinaia di euro coprendo anche i turni festivi»

La ricerca della coppia dura ormai da un anno, il problema sarebbe appunto l’età anagrafica. «Non è detto, non si trova posto nemmeno a 22 anni, appena uscita dalla scuola per parrucchiera – spiega Alessandra Sozzani da via Borgovico – sto seguendo una giovane ragazza serena, educata, molto volenterosa che è riuscita a fare soltanto un paio di stage. In un negozio non le hanno rinnovato il contratto, pur avendo dato la disponibilità per poche centinaia di euro coprendo anche i turni festivi. Poi ha fatto a tempo determinato la cassiera in un supermercato. Adesso continua a fare colloqui, ma senza successo. È disperata. A Como si vedono ovunque cartelli per la ricerca di personale. Ma forse non valgono per i giovani poco esperti e al contempo nemmeno per le persone ormai adulte».

«Io sono anni che ogni giorno mando curriculum – dice Sabrina, 51 anni - gli annunci sembrano infiniti, ma non arriva mai uno squillo, nemmeno tre righe, il silenzio è tombale»

Inserirsi nel mercato del lavoro superata una certa età non è facile. «Io sono anni che ogni giorno mando curriculum – dice Sabrina Colzani, 51 anni - gli annunci sembrano infiniti, ma non arriva mai uno squillo, nemmeno tre righe, il silenzio è tombale. Mi sono fermata perché ho avuto due figli e forse cercare di nuovo un lavoro con due figli a carico non è un buon biglietto da visita».

Dall’altra parte del fronte piccole imprese, esercenti, bar e ristoranti negli ultimi anni continuano a denunciare la mancanza di personale. Tanto a volte da dover chiudere o ridimensionare l’attività.

«Io assumo solo gente adulta – racconta Mario Perrelli, gestore di locali sui due rami del lago – l’altro giorno ho firmato un contratto a una donna di 56 anni, prima a una di 50 e un addetto di 44. Sono più affidabili, hanno più bisogno. Certo i giovani sono più spigliati e bravi con la tecnologia, con l’inglese. Si cerca anche di tenerseli stretti e farli crescere. Ma quasi tutti vogliono scappare, andare altrove, cercare di meglio. E poi forse ormai qui c’è anche un problema demografico con cui fare i conti. Perciò io ho assunto a tempo indeterminato dipendenti maturi, a 1300 euro con la tredicesima e la possibilità di fare straordinari».

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