
(Foto di butti)
Il caso A metà dicembre i soccorsi a un uomo nella zona e si era scoperto il malfunzionamento dell’apparecchio. Il tecnico: «Manutenzione? Nessuna richiesta dal 2018»
Il defibrillatore del Comune è «in manutenzione». È comparso un cartello di carta sulla postazione del defibrillatore, fuori da Palazzo Cernezzi (lato di viale Lecco) che recita «Dae in manutenzione». L’apparecchio è stato momentaneamente rimosso, si tratta dell’apparecchio che - come riportato da La Provincia - non aveva funzionato a metà dicembre, quando dei soccorritori avevano cercato di rianimare un uomo di 66 anni colto da malore e poi deceduto al Valduce. I sanitari presenti avevano spiegato che lo strumento non si accendeva, dunque un’ambulanza passata casualmente da viale Lecco aveva tentato di rianimare l’uomo con i propri strumenti in dotazione.
I due defibrillatori oggi presenti in Comune sono stati donati nel 2007 e nel 2017 rispettivamente dalle associazioni benefiche Comocuore e Progetto San Francesco Centro studi contro le mafie. All’installazione, curata dalla ditta Iredeem spa, è seguita una manutenzione nel 2018. L’allora assessore Elena Negretti e l’attuale sindaco Alessandro Rapinese (all’epoca nelle vesti di consigliere) avevano posizionato delle teche più adatte alla conservazione dei defibrillatori. I successivi controlli restano poi a carico del Comune e devono seguire un preciso dispositivo di legge.
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