Il destino del palazzetto e della piscina di Muggiò: «A luglio il progetto, sarà il più costoso della storia di Como»

Infrastrutture In consiglio l’annuncio del sindaco per un progetto sul quale, in realtà, non filtrano per ora dettagli. Sbloccati i fondi del Patto per la Lombardia

Il progetto per una nuova piscina di Muggiò è «garantito» a luglio. Nella seduta del consiglio comunale di lunedì sera è stato l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Ciabattoni a dare «garanzie», ma la giunta e il sindaco Alessandro Rapinese non hanno fornito maggiori dettagli circa tempi e contenuti del progetto.

Comunque a più riprese, attraverso brevi rimandi («è tutto sotto coperta, lavoriamo nel silenzio, non faccio annunci, devo gestire il consenso, quando ci arriveremo mi aspetto applausi») Rapinese ha lasciato intendere che a Muggiò vorrebbe costruire un polo dello sport che comprenda non solo la piscina olimpionica, da rifare, ma anche altri servizi. Magari una vasca per i diversamente abili per sopperire alla chiusura di via Del Dos, ma anche il palazzetto tanto atteso al posto di quello fatiscente da demolire. Per un progetto «che rischia di diventare il più costoso della storia di Como».

Per riuscirci, ha detto il sindaco, è in corso un dialogo serrato con la Regione. Nel 2027 Como insieme a Lecco e Varese ospiterà un evento sportivo di livello europeo, gli “Open master sieres”, un appuntamento che potrebbe spronare il Pirellone a sistemare diversi impianti. «È un grande stimolo, è la Regione che ce l’ha chiesto, non possiamo sfigurare».

Il progetto accantonato

Questa è la situazione ad un anno dalle elezioni, quando i candidati proponevano le loro ricette anche in tema di sport. Sulla piscina di Muggiò, chiusa da ormai quattro anni, Rapinese ha deciso di accantonare il costoso progetto proposto dai privati, l’azienda costruttrice Nessi&Majocchi, per tentare di riaprire la vasca più in fretta, con delle più rapide manutenzioni. Dodici mesi dopo, almeno stando a quanto riferito in consiglio, la strada scelta è dunque cambiata.

Il patto per la Lombardia

Tant’è vero che dai banchi delle opposizioni, per esempio il capogruppo di Svolta Civica Vittorio Nessi, c’è chi ha fatto notare che il progetto Nessi&Majocchi, fermato un anno fa, aveva l’obiettivo di costruire una nuova piscina tempo un anno e mezzo. Quindi, fosse filato tutto liscio, entro dicembre 2023. Siamo ormai a giugno 2023 e un nuovo grande progetto per una cittadella dello sport a Muggiò potrebbe avere tempi meno brevi, e costi più ingenti.

Sempre lunedì sera Rapinese ha rivendicato di essere riuscito a chiudere la partita del Patto per la Lombardia. Si tratta di circa sei milioni di euro assegnati a Como dalla Regione sette anni fa, soldi che per colpa di ritardi e rinvii Como rischiava di perdere. Tra i progetti era compreso un nuovo centro polisportivo a Muggiò, circa quattro milioni di euro di co-finanziamento. Una volta demolito il vecchio palazzetto si voleva fare spazio a campi in grado di ospitare più discipline sportive, senza grandi impianti e tribune.

In ultimo, a proposito di piscine, la maggioranza ha bocciato la mozione presentata da B arbara Minghetti, consigliere di Svolta Civica, che chiedeva di dialogare con il lido di Villa Olmo, Como Nuoto, Canottieri Lario e Yacht Club per ampliare la possibilità di accesso alle strutture.

© RIPRODUZIONE RISERVATA