Il frigo, il forno e le biciclette: «Comprava ma non pagava»

L’inchiesta Chiusa un’indagine a carico di un comasco accusato di truffa. Si sarebbe impossessato di merci per un valore totale di 25mila euro

Como

Per la procura di Como avrebbe portato a termine una serie di truffe e raggiri di ogni tipo in un solo mese, nel 2020, passando dalle biciclette elettriche a prodotti per grandi cucine professionali, passando per strumenti edili, totalizzando una cifra superiore ai 25 mila euro. Ora, per un comasco di 41 anni, Marco Canzetti residente in città, si aprono le porte del Tribunale per cercare di giustificare, di fronte ad un magistrato, i motivi di quei soldi mai restituiti per prodotti che al contrario aveva acquistato.

La vicenda

Il pm Antonio Nalesso ha chiuso le indagini notificando l’atto alla parte, che ora avrà tre settimane di tempo per fornire la propria versione dei fatti e smentire l’assunto fin qui emerso e che lo addita come un presunto truffatore. I fatti partono dall’ultimo giorno del mese di giugno del 2020 quando l’uomo si presentò da una società edile di Erba per comprare 3.610 euro di prodotti. Stando a quanto ricostruito, prima tentò il saldo con il Bancomat (transazione non andata a buon fine) poi effettuò un bonifico che non risultò mai accreditato in favore della società brianzola.

Il secondo episodio contestato solo pochi giorni dopo (l’11 luglio 2020), questa volta a Pescate in provincia di Lecco. Il comasco, secondo quanto ricostruito dalla polizia giudiziaria, comprò una E-bike dal valore di 5.300 euro, anche in questo caso “pagando” con un bonifico in realtà mai giunto a destinazione nonostante le richieste delle vittime. Episodio in tutto e per tutto analogo il 24 luglio sempre dello stesso anno: nel mirino era finita un’altra bicicletta a pedalata assistita del valore di 5.300 euro, comprata questa volta in un negozio di Lecco e ancora una volta – secondo il capo di imputazione – mai pagata.

Le segnalazioni

Il colpo del valore maggiore fu tuttavia quello del 19 luglio 2020 in un negozio di Civate. Il quarantunenne di Como acquistò prodotti per cucine professionali, un armadio frigorifero e un forno per un controvalore di poco meno di 13 mila euro, merce che pure in questo caso non venne mai saldata. Le segnalazioni in serie sono così confluite sul capo del sospettato e sono state messe in fila dall’ufficio della procura che si è occupato della vicenda che ora ha notificato al sospettato la conclusione delle indagini preliminari.

Il comasco è accusato delle truffe in serie per un valore superiore ai 25 mila euro e dovrà ora fornire ai magistrati, nei modi che riterrà opportuno, la propria versione di quello che gli viene contestato. Solo il seguito il pm deciderà se mandare avanti o meno il fascicolo.

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