Il “novembre nero”:
in un mese 453 morti
Solo ieri altri 26

A Como città il doppio di lutti rispetto a un anno fa.Le uniche buone notizie arrivano da contagi e ricoveri. nuovi positivi crollati a 33 casi e gli ospedali reggono

Crollano i contagi, sono solo 33 in provincia di Como, ma ancora non si arresta la drammatica conta dei decessi. Altri 26 nella giornata di ieri. Da novembre sono spirati 453 abitanti del Comasco.

A fronte di un numero contenuto di tamponi, 16mila, ieri sono stati individuati in Lombardia 1.929 positivi, con un tasso di positività che scende all’11,3%. Il dato domenicale è sempre più basso, ma la discesa è netta ovunque: a Milano (+940), a Monza (+332), a Brescia (+122) e a Varese (+94).

La lente sui dati

Le notizie più tristi arrivano dai decessi. Al 31 ottobre la nostra provincia piangeva 680 persone per Covid dall’inizio della pandemia. Nel mese di ottobre i lutti, sempre per colpa del virus, sono stati una ventina mentre durante tutta l’estate solo una trentina. Al 30 di novembre, invece, contiamo 1.133 lutti comaschi da marzo. Sono quindi 453 i decessi pianti a novembre. Il mese ormai chiuso è stato davvero nero per il Lario che, durante la seconda ondata, ha registrato un tasso di mortalità tra i più elevati della Lombardia. I soli lutti che hanno colpito il Lario a novembre hanno riguardato nell’82,5% dei casi persone oltre i 75 anni, nell’11,75% concittadini tra i 65 e i 74 anni, per il 3,5% persone tra i 50 e i 64 anni e il 2% comaschi tra i 25 e i 49 anni. All’anagrafe del Comune di Como nel mese di novembre, il dato è aggiornato a venerdì, risultano il 50% di decessi in più rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. La percentuale include come ovvio tutti i lutti, ma è chiaro che nel 2020 il Covid ha fatto drammaticamente salire il tasso di mortalità.

Dei 208 decessi contati ieri in Lombardia, come detto, 26 riguardano il nostro territorio. Secondo i più esperti virologi ancora per giorni assisteremo a nuovi dolorosi lutti, soprattutto nella popolazione anziana. Poi il calo dei contagi dovuto al lockdown morbido si rifletterà anche in un calo dei decessi. Le misure di contenimento già ora rendono migliore la situazione negli ospedali. Questo sebbene i dati in arrivo dai nosocomi ieri siano sostanzialmente in linea con quelli del fine settimana. Il numero dei pazienti Covid ricoverati negli ospedali comaschi cala, ma lentamente: arrivare alle dimissioni non è semplice e ci vogliono settimane.

Nei reparti ospedalieri

Oggi nelle strutture dell’Asst Lariana sono curati 435 malati contro i 426 di domenica e i 432 di sabato. Il calo comunque è sensibile, circa il 10% rispetto ai quasi 480 pazienti ricoverati alla metà di novembre. Ci sono ora 323 pazienti al Sant’Anna, 48 a Cantù, i casi lievi sono 23 a Mariano ed altri 18 in via Napoleona. Sono compresi i 25 pazienti in condizioni delicate nella Terapia intensiva di San Fermo e i 6 nella Rianimazione di Cantù. In più in attesa al Pronto soccorso 6 positivi al Sant’Anna e 14 a Cantù. Per quanto riguarda la Terapia intensiva 25 persone a San Fermo e 6 a Cantù. Anche al Valduce la discesa è lenta, sono in cura 58 persone contro le 80 dei giorni più difficili della seconda ondata, in compenso l’ospedale di via Dante sta registrando molti decessi, ben 15 nell’ultima settimana. Al Fatebenefratelli di Erba ci sono 65 pazienti contro i 105 di dieci giorni fa, ma la Terapia intensiva resta al completo con otto malati.

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