
Cronaca / Como città
Giovedì 04 Settembre 2025
Il presidente regionale della Cri: «Abbiamo agito subito e ora si può ripartire»
La vicenda Dopo il commissariamento del comitato di Como da parte della Croce Rossa nazionale parla Maurizio Bonomi: «Nominato commissario straordinario»
Como
«Ne va del buon nome della Croce Rossa». Il presidente regionale della Croce Rossa Maurizio Bonomi intende difendere «l’onorabilità» dell’associazione, realtà storica la cui immagine non può essere macchiata da «gravi mancanze».
«Abbiamo già nominato un commissario straordinario per traghettare nuovamente il comitato di Como – dice Bonomi – spiace, molto, in particolare per i tanti volontari e per la comunità locale che da sempre dimostra vicinanza nei confronti della Croce Rossa, una istituzione credibile al servizio dei cittadini. Noi però come Croce Rossa dobbiamo prestare grande attenzione alla gestione di determinate delicate attività. Oggi il centro migranti a Como, ieri a Cantù le derrate alimentari raccolte per le famiglie in difficoltà, altro caso su cui occorreva intervenire. Non possiamo tollerare errori simili, ripeto, ne va del buon nome della Croce Rossa».
«Già fatte verifiche interne»
Le accuse mosse al comitato di Como sono pesanti. «Infatti abbiamo subito deciso di voltare pagina, lo abbiamo fatto con verifiche interne, senza aspettare i controlli di altri enti – dice Bonomi – noi prima di tutto dobbiamo tutelare e controllare l’onorabilità della Croce Rossa, come pure le persone accolte e gli assistiti. Dunque abbiamo rimosso il presidente del comitato di Como. Non importa se l’interessato aveva delegato ad altri la gestione quotidiana del centro di via Oltrecolle, era lui in quanto responsabile a dover garantire tutti i requisiti di legge. Si tratta di un atto dovuto. Come detto nei prossimi giorni arriverà a Como Emilio Ghiringhelli, il nuovo commissario forte di una lunghissima esperienza nel milanese, persona esperta e stimabile che ha già guidato diversi comitati. A lui il compito di ripristinare la normalità, far ripartire la vita associativa che da troppi anni a Como vive una parentesi dolorosa. Dopo la gestione di Matteo Fois, con importanti problemi di bilancio e fondi, sembrava che Como potesse fare qualche passo avanti. Adesso è arrivato il momento di dare una sferzata. Tanto più che nel Comasco ci sono già diversi altri comitati ben avviati e integrati con le comunità, un punto di forza da cui ripartire».
Si spera in un commissariamento breve
La Croce Rossa spera quindi in un commissariamento breve. E il centro migranti? «Dal primo luglio è subentrato nella gestione il comitato nazionale, ormai proprietario della sede – spiega Bonomi – siamo subito andati in Prefettura per mettere in chiaro la situazione e capire i prossimi passi da fare. La scadenza del 30 giugno è stata prorogata al 31 dicembre, poi credo che il servizio possa al bisogno andare avanti anche nel 2026. Per ora la responsabilità del centro è assegnata ad interim al centro d’accoglienza di Bresso. Quindi, ristabiliti gli incarichi, troveremo una figura per Como».
© RIPRODUZIONE RISERVATA