Il ristorante spacca la Canottieri. La lite si fa infuocata: «I contrari vadano dal giudice»

La querelle Si acuisce la spaccatura all’interno dello storico circolo. Il “comitato tecnico” guidato dal notaio Peronese: regolamento legittimo

Il comitato tecnico convocato dalla Canottieri si spacca, ma dà parere favorevole al regolamento nello scontro che vede al centro il nuovo ristorante della sede. E secondo il notaio Francesco Peronese, che presiede l’organismo, «se qualche socio si sente leso dal nuovo ristorante deve andare dal giudice». L’argomento è piuttosto tecnico, ma riassunto per sommi capi racconta di un forte scontro in corso nella storica realtà sportiva lariana.

Il contratto

Ad ottobre la Canottieri ha sottoscritto un contratto per un nuovo servizio di ristorazione, con la società P.R. Milano srl. Ai nuovi gestori è stata concessa (per sei anni a 27mila euro l’anno rinnovabili a un canone rivisto) una organizzazione più libera del bel locale vista lago, quando invece prima, almeno formalmente, il ristorante era più ad uso e consumo dei soli soci. Tra novembre e dicembre, poco prima dell’arrivo della brigata di cuochi d’alto profilo, il consiglio direttivo ha varato una nuova versione del regolamento, proprio per limare le divergenze tra le regole della Canottieri e la concessione al nuovo locale. E il circolo è stato di fatto aperto ai clienti esterni.

Tolta l’esclusività del ristorante, alcuni soci si sono però sentiti esclusi e si sono quindi espressi contrariamente durante un primo animato incontro con gli altri soci, a febbraio. Secondo loro così facendo il ristorante della Canottieri, con eventi e serate tra terrazza e pontile, finirebbe per diventare un’attività a fini di lucro all’interno di una società che fini di lucro non può averne. Occorre ricordare che la bellissima sede della Canottieri è del Comune ed è data in concessione, la vocazione principale resta lo sport.

Alla fine per evitare uno scontro ancor più duro il nuovo regolamento non è stato presentato all’assemblea dei soci. Il direttivo ha invece deciso di nominare un comitato tecnico per avere un parere anche di tipo legale.

«Il comitato doveva soltanto esprimere un parere tecnico legale – spiega il notatio Francesco Peronese, da anni socio della Canottieri, scelto per presiedere questo comitato – per verificare la legittimità del nuovo regolamento rispetto allo statuto della Canottieri Lario. Ed il nostro parere è stato di non contrarietà. Ora il direttivo valuterà come e se ripresentare il regolamento, immagino con un nuovo passaggio in assemblea».

Comitato diviso

La legittimità del nuovo regolamento è un punto a favore per il nuovo ristorante. Il comitato però non ha votato all’unanimità, si è spaccato. «Il ristorante è una questione separata – dice ancora Peronese – noi dovevamo attenerci al regolamento, guardando alla forma, senza entrare nel merito. Se un socio dovesse sentirsi leso dal nuovo gestore del ristorante, credendo che la sede sia a nostra e solo nostra ad uso esclusivo, deve rivolgersi ad un giudice ordinario. Deve citare il consiglio direttivo per un diritto che reputa essergli stato tolto».

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