
Cronaca / Como città
Venerdì 16 Maggio 2025
Il Sant’Anna assume 80 infermieri. Concorrenti da tutta Italia
Salute Ieri al concorso di Asst Lariana si sono presentati meno candidati dei posti a disposizione. Aspiranti da Liguria e Molise
Como
Concorsi a ciclo continuo, ma gli infermieri non bastano mai. Ieri al Sant’Anna si sono tenute le prove d’esame per assumere 80 infermieri da inserire negli ospedali pubblici comaschi e nelle case di comunità del territorio. Delle 110 candidature arrivate all’Asst Lariana al concorso si sono presentati in 76. Dunque meno rispetto al fabbisogno bandito dall’azienda ospedaliera, si tratta comunque di un numero che potrebbe tamponare le più pressanti necessità. Occorre poi capire, ultimate le prove, quanti dei concorrenti vorranno fermarsi sul lago.
Le testimonianze
«Noi arriviamo dalla Liguria, da Genova – raccontano Corinne Scavone, Rachele Ciocchetti e Norma Colella, tutte e tre giovani poco più che ventenni neo laureate – siamo già al lavoro in corsia, ma in strutture private e preferiremmo trovare stabilità nel pubblico. Potremmo valutare di fare anche una esperienza distante, in riva al lago, purché formativa».
Oggi gli infermieri in mezza Italia possono permettersi di scegliere, c’è carenza di queste figure professionali in tutto il settore socio sanitario, dalle Rsa al territorio come pure nell’assistenza domiciliare. «Qui al nord i concorsi vengono aperti a ciclo continuo – spiegano Diana Simona e Giona Panichella – mentre da noi in Molise pur essendoci vuoti negli organici ci sono meno bandi. In teoria, visti i numeri dei posti messi a disposizione, noi dovremmo entrare in maniera abbastanza agevole, dunque possiamo valutare altre alternative. Agli infermieri più in generale servirebbero prospettive migliori, è un lavoro duro che non viene pagato a sufficienza».
Queste le ragioni della mancanza di nuove vocazioni. Non a caso gli infermieri chiedono più scatti salariali, la possibilità di fare carriera, dei nuovi percorsi specialistici e nella nostra zona, sulla fascia di confine, incentivi specifici per fermare la continua fuga verso la ricca Svizzera. Si attendono anche bandi per dare in affitto case convenzionate da destinare agli infermieri che arrivano da altre province o nazioni. In questo momento storico alla professione infermieristica servirebbe un cambio generazionale, anche nel Comasco l’età media degli iscritti all’Ordine supera i 50 anni. Si tratta spesso di operatori formati dal vecchio sistema sanitario, la laurea come obbligo per fare l’infermiere è stata introdotta tra il 1992 e il 1994.
Dalla Lombardia
«Noi arriviamo da Menaggio e da Morbegno – dicono Arianna Palo e Martina Smiskova – lavoriamo già in ospedale, vorremmo però consolidare la nostra posizione. Anche sul lago, non per forza qui a Como città». «Io invece sono in reparto a Varese, all’ospedale di Circolo – aggiunge Alessia Monti – ma ho fatto questo concorso perché con l’università dell’Insubria ho fatto il tirocinio qui al Sant’Anna e mi sono trovata molto bene».
Si ricorda infine che l’Ordine degli infermieri sabato 17 maggio dalle 9 alle 16 in piazza Grimoldi incontra la cittadinanza offrendo test e screening gratuiti, esercitazioni di primo soccorso e iniziative tese alla prevenzione.
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