
Cronaca / Como città
Domenica 08 Giugno 2025
Il sindaco Rapinese sullo stadio. «Quando scenderò in campo, in 10 giorni chiudo la partita»
Il progetto Il sindaco ribadisce la volontà di dare seguito alla riqualificazione generale del Sinigaglia: «Lo faremo non perché lo vogliono gli Hartono ma perché lo vuole la gente»
Il progetto per il nuovo stadio presentato dalla società Como 1907 dovrà essere modificato in base alle richieste degli Enti che fanno parte della Conferenza dei servizi, ora al vaglio degli uffici di Palazzo Cernezzi che dovranno farne una sintesi.
Il sindaco Alessandro Rapinese, in diretta su Etv, è intervenuto dopo quanto comunicato dalla Soprintendenza che ha messo nero su bianco una serie di prescrizioni, su tutte la necessità di contenere l’opera entro i 16 metri di altezza (contro i 22 massimi previsti) evidenziando come il Comune non sia subalterno alla società. Il primo cittadino ha prima sottolineato che «quello presentato non è un progetto, ma un’idea progettuale» aggiungendo: «Il mio compito non è ancora iniziato, se fosse una partita di calcio io sarei ancora sul bus diretto verso lo stadio, adesso si scaldano quelli che preparano lo spogliatoio, chi apre i cancelli e quelli che sistemano il campo. Tra un po’ scenderà in campo Rapinese e a quel punto, in dieci giorni, chiudo la partita e lo stadio si fa».
Lo spray antigufo
Ha spiegato che terrà conto di tutti i pareri, come previsto dalle norme. «L’unica differenza con altri – le sue parole – è che ho la mano ferma e voglio lo stadio e ascolto, ma non chi ha una tale esigenza di far capire al mondo che esiste e quindi si mette a urlare prima che ci sia il progetto». Ha poi aggiunto: «Con la società Como 1907 lavoriamo fianco a fianco, ma sia chiaro che non siamo né zerbini né vassalli. Io sono stato eletto dai cittadini, non dal Calcio Como 1907 e sto facendo lo stadio perché lo vogliono i cittadini, non perché lo vogliono gli Hartono. L’ho messo nel mio programma in modo chiaro».
Ha poi voluto chiarire ulteriormente: «La Soprintendenza per me è la Bibbia, come è sempre stata. Ma i vigili del fuoco non sono la Bibbia? E la Prefettura e la Questura? Ci sono in ballo anche questioni di sicurezza, si parla di vite umane. Abbiamo visto cosa succede quando gli stadi non sono sicuri, ci sono i morti. Quindi dico calma. Avevo detto che avremmo avuto uno stadio da serie A ed è così: tutti i gufi non parlano più, anzi ho lo spray antigufo».
Cosa prevede l’iter
La procedura ora prevede, che dopo aver vagliato tutte le relazioni e se la Conferenza di servizi si chiuderà positivamente, la giunta possa dichiarare il pubblico interesse con tutte le condizioni necessarie per la prosecuzione dell’iter procedurale. Il Como 1907 dovrà quindi predisporre e depositare il Progetto di fattibilità tecnico-economica che arriverà sul tavolo di una seconda Conferenza di servizi, questa volta decisoria (i pareri saranno vincolanti). Se ci sarà l’ok a quel punto dovrà essere stipulata la concessione tra il Comune e il Como 1907 (sull’uso dell’impianto) e la società dovrà effettuare la progettazione esecutiva e la successiva scelta di chi dovrà effettivamente eseguire le opere. Obiettivo per chiudere la burocrazia la tarda primavera 2026.
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