Il vescovo ai fedeli lariani: «Nel tempo di Avvento, accoglienza e fraternità»

La lettera Cantoni propone ai fedeli della diocesi le linee guida da seguire nelle tre settimane che precedono il Natale: «Compiere senza indugio gesti di riconciliazione»

Con una lettera rivolta «ai fedeli della Chiesa di Como in occasione del tempo di Avvento» il cardinale Oscar Cantoni traccia le linee guida da seguire nelle tre settimane prima di Natale.

E il vescovo di Como invita tutti a «rielaborare» i doni di Dio, trasformandoli in gesti concreti e adattandoli alla propria vita, a partire dalle piccole cose che ciascuno può fare.

Il cammino religioso

«Il tempo liturgico di Avvento è molto ristretto: quest’anno si riduce a tre sole settimane - scrive il cardinale -. Utilizziamo, tuttavia, questo periodo per metterci nelle disposizioni giuste così da andare incontro al nostro Dio, “che viene a visitare il suo popolo” in piena consapevolezza». Tre le riflessioni che fa il vescovo. La prima è sintetizzata nella frase «È Dio che ci viene incontro per primo» per significare nessuno deve «salvarsi da solo»: «Viene incontro alle nostre attese di salvezza - le parole di Cantoni - in un tempo così drammatico che l’umanità sta attraversando, in cui tutti siamo coinvolti. Dio non ci lascia vagare nel buio e non ci abbandona». Il secondo spunto di analisi è racchiuso in «Accogliere il Dio che viene»: «Il Dio di Gesù Cristo - scrive - non è estraneo alla nostra storia, ne è pienamente coinvolto. Egli viene, ma vuole essere cercato, desiderato, atteso. Questo suppone, quindi, che coltiviamo il vivo senso dell’attesa della sua venuta». Il terzo punto è una domanda: «Cosa ci offre il Signore con la sua venuta?».

Ed è qui che il cardinale spiega che « Dio non raggiunge l’umanità a mani vuote. Egli sa ciò di cui noi tutti abbiamo bisogno per vivere una vita pienamente umana» e che «i doni di Dio ci sono offerti gratuitamente, ma esigono da parte nostra di essere rielaborati, necessitano di una accoglienza consapevole. Vanno sviluppati, perché risplendano come risposta grata da parte di ciascuno di noi». Parla quindi di pace, che deve trasformarsi nella volontà di «compiere senza indugio gesti di riconciliazione» e di unità, che significa «impegno di vivere da riconciliati». E ancora della gioia, che però deve essere condivisa «con quanti attraversano la nostra storia personale». « Ci offre la pienezza della sua vita - concluso il vescovo comasco prima di augurare a tutti “Buon cammino di Avvento” - ma vuole che utilizziamo la nostra umanità come occasione di vera fraternità e accoglienza nei confronti di tutti, anche se costosa».

Gli appuntamenti

La Cattedrale intanto si prepara con i primi appuntamenti verso i l Natale. Venerdì 8, solennità dell’Immacolata Concezione le messe in Duomo seguiranno l’orario festivo con i vespri alle 16 e alle 17 la messa solenne. Domenica 10 sarà la giornata del seminario diocesano.

Il vescovo presiederà poi la messa di martedì 12 (alle 20.45) con la consulta delle aggregazioni laicali. Il 13 si festeggerà Santa Lucia (messa solenne alle 10) e sabato 16 ci sarà in via Pretorio il presepe vivente.

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