Imu, saldo da 14 milioni. Dall’evasione 4,7 in più

Tasse L’imposta resta invariata. Per l’addizionale Irpef nel 2024 riduzione della aliquota dallo 0,77% allo 0,74%

Per i possessori di seconde case, uffici, capannoni e box è tempo di rimettere mano al portafoglio. Lunedì 18 è infatti il termine ultimo (in realtà la data esatta sarebbe il 16, ma trattandosi di un sabato si slitta in automatico al lunedì) per il pagamento della seconda rata a saldo dell’Imu.

I dati

Per il Comune di Como significa un incasso pari a oltre 14 milioni di euro, poiché la previsione annuale supera i 28,5 milioni di euro. Le stime di Palazzo Cernezzi parlano di circa 46mila versamenti effettuati ogni anno: di questi sono 500 per le case di lusso e 600 per le aree edificabili e questo significa quindi che la parte più consistente delle entrate deriva da seconde case, box, uffici e negozi (i capannoni, ad esempio, non arrivano ai 2 milioni di euro). Le aliquote sono rimaste invariate: si va dallo 0.4% delle unità abitative concesse a titolo gratuito al Comune di Como per aiutare i nuclei familiari in difficoltà all’1.06% per gli immobili di categoria catastale D5 ( istituti di credito, banche, assicurazioni) e supermercati. Le seconde case hanno l’aliquota dello 0.96%. Per i fabbricati delle imprese (purché non siano in alcun modo ceduti a terzi) si paga, invece, lo 0.76%.

Per quest’anno (ma i conti si potranno fare solo alla fine) è previsto un recupero dell’evasione stimato in 3 milioni e 785mila euro. Numeri che, nel 2024, sono destinati ad aumentare così come si legge nei documenti allegati al bilancio di previsione licenziato venerdì dalla giunta di Palazzo Cernezzi e che dovrà ora arrivare in consiglio comunale per l’approvazione. «La previsione Imu per ciascun esercizio del triennio 2024-2026 - si legge - è pari ad euro 29.250.000. A tali importi deve essere sommato il recupero dell’evasione, stimato in euro 4.735.000 per ciascuno degli esercizi 2024-2025 e 2026». In pratica un milione in più recuperato all’anno (almeno questo è l’obiettivo) dall’evasione e circa 800mila euro in più di gettito normale.

Aliquote confermate

Anche per il 2024 le aliquote sono state confermate. «L’amministrazione per quanto concerne l’Imu ha mantenuto le medesime aliquote del 2023 - si legge ancora nei documenti - mentre per l’addizionale Irpef ha stabilito la riduzione della aliquota dallo 0,77% allo 0,74% a partire dall’esercizio 2024». Quest’ultima imposta produrrà quindi un risparmio per i cittadini che si attesta su pochi ero, ma che conferma l’inversione di tendenza avviata lo scorso anno verso una riduzione quindi dell’aliquota che da parecchi anni era al massimo consentito (lo 0.8%).

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