Cronaca / Como città
Lunedì 15 Dicembre 2025
Imu, ultime ore per pagare. Scadenza per 20 mila comaschi
Imposte Martedì 16 dicembre l’ultima rata per seconde case ed edifici commerciali. Per tutto il 2025 il Comune ha previsto di incassare quasi 30 milioni di euro
Ultime ore per pagare la seconda rata dell’Imu da parte dei proprietari di seconde case, immobili commerciali, capannoni e altri tipi di immobili. Martedì 16 dicembre è infatti l’ultima data utile per il saldo dell’imposta che, per i conti di Palazzo Cernezzi, vale poco meno di15 milioni di euro. La previsione per l’intero 2025 messa a bilancio era pari a 29 milioni e 250mila euro per le due rate.
Dal Comune precisano che per quanto riguarda il 2024 è stato saldato dai contribuenti praticamente tutto il previsto (accertati 29 milioni di cui incassati effettivamente 28 milioni 993mila euro) mentre per il 2025 i conteggi reali saranno fatti all’inizio di gennaio. A dover mettere mano al portafoglio sono complessivamente circa 20mila comaschi, tra persone fisiche e giuridiche.
Esclusa la prima casa
Ad essere esclusa dalla tassazione sugli immobili è solamente la prima casa purché non sia accatastata tra quelle definite “di lusso” che, nella città di Como, sono in totale circa 500. Queste ultime, classificate come A1, A8 e A9, pagano lo 0,60% di aliquota con una detrazione di 200 euro.
Per tutti gli altri proprietari di prima casa non non è previsto alcun pagamento. Niente Imu nemmeno per i terreni agricoli, esenti dal 2016, i fabbricati rurali ad uso strumentale (l’aliquota è stata azzerata dal 2020) e per gli immobili dati in comodato gratuito al Comune esclusivamente per l’esercizio di funzioni istituzionali.
I versamenti preponderanti riguardano le seconde case, ma anche immobili locati, dati in comodato, sfitti o o inagibili che nel capoluogo in totale sono circa 24mila tra appartamenti ed edifici interi. Le aliquote nel corso del 2025 sono rimaste invariate e quella più alta è l’1.06% per gli immobili di categoria catastale D5 (istituti di credito, banche, assicurazioni) e supermercati.
Le seconde case hanno l’aliquota dello 0.96%, la stessa anche per le aree fabbricabili e per gli altri tipi di fabbricati. Il gettito dai capannoni non supera i 2 milioni di euro mentre le aree edificabili sono circa 600 nel capoluogo. Per gli immobili classificati come opifici, alberghi e pensioni, teatri, cinematografi, sale concerti, case di cura e ospedali (con fine di lucro), per esercizi sportivi (con fini di lucro) e ancora fabbricati costruiti o adattati per le speciali esigenze di un’attività industriale e non suscettibili di destinazione diversa senza radicali trasformazioni, ponti privati o edifici galleggianti si paga lo 0,76%. Stessa aliquota per categorie B e C: collegi, convitti, ricoveri, conventi, seminari, caserme, ospizi, case di cura e ospedali (senza fine di lucro), scuole e laboratori, negozi e botteghe, locali per esercizi sportivi (senza fine di lucro), stalle, scuderie, autorimesse (senza fini di lucro).
Il versamento
Infine Imu ridotta al 50% per i fabbricati di interesse storico artistico (va però presentata una apposita dichiarazione). Il versamento, come precisano da Palazzo Cernezzi, «può essere effettuato presso gli sportelli delle banche e delle Poste o mediante i servizi di home-banking, utilizzando il Modello F24, sul quale devono essere indicati i dati anagrafici del soggetto che effettua il pagamento». Il codice ente relativo al Comune di Como è C933.
© RIPRODUZIONE RISERVATA