In classe anche al pomeriggio. La Foscolo fa il tutto esaurito

Il progetto Troppo tempo sui social, la scuola propone laboratori per tutti. La preside: «C’era l’esigenza di stare insieme» - Circa 200 iscritti su 250

Pomeriggio in casa, in solitudine, attaccati al cellulare o ai videogiochi? Macché, gli studenti della Foscolo, che fa parte dell’istituto comprensivo Como Borgovico, non vedevano l’ora di partecipare ai corsi pomeridiani della scuola, a cui si poteva aderire in maniera totalmente volontaria. Il risultato è stato il tutto esaurito - oltre 200 iscritti, sui circa 250 totali- anche per quelle proposte più scolastiche e meno ludiche, perché i ragazzi hanno capito una cosa importantissima: stare con gli altri fa bene, diverte, aiuta a crescere e apre la mente.

Working in progress

L’istituto, nei giorni scorsi, ha condiviso sulla propria pagina una carrellata “working in progress” di alcune delle attività che animano in questo momento i pomeriggi della Foscolo.

«Ogni anno aumenta l’offerta dei nostri laboratori e aumenta considerevolmente la partecipazione, assolutamente volontaria, dei nostri alunni – è stato evidenziato - È questa sicuramente la riprova dell’efficacia dell’offerta formativa, del livello delle attività proposte dai nostri docenti ma, soprattutto, della voglia dei ragazzi di stare insieme, di mettersi alla prova, di imparare e di fare». Una situazione certamente in controtendenza rispetto a quanto si vede, sempre più spesso, tra i giovanissimi, molti dei quali sono praticamente dipendenti dal cellulare. Se è vero che, anni fa, dopo la scuola ci si ritrovava per giocare e stare insieme, questa abitudine si è con il tempo fatta sempre più rara, rischiando di creare una sorta di isolamento. La risposta della Foscolo fa capire che, invece, i ragazzi hanno tantissimo bisogno di socialità.

«Anche noi abbiamo riscontrato quasi una dipendenza dai social e non sono mancati casi di ragazzi che non volevano nemmeno venire a scuola - spiega la preside Grazia Miccolis – abbiamo capito che c’era l’esigenza di stare insieme al pomeriggio. Abbiamo quindi proposto una serie di attività come teatro, corsi sportivi, iniziative per sviluppare competenze manuali e creative e tutti sono andati esauriti. Si sono iscritti fino a 30 ragazzi per corso, tant’è che non sempre abbiamo potuto accettare tutti per questione di spazi».

Sport, cucina e lingue

C’è ad esempio il laboratorio di cucina, in cui gli studenti possono creare, esplorare e gustare pietanze dolci o salate, con anche la mise en place. Il laboratorio di incisione, quello di robotica che incuriosisce sempre molto, quelli sportivi di judo, hockey e tennis, ma anche scacchi. Tantissime proposte, insomma, apprezzate dai ragazzi.

«Ci sono anche i corsi di lingua – conclude la preside – a quello di spagnolo, ad esempio, di solito partecipavano una decina di studenti, quest’anno sono stati più di venti. Non si tratta di un laboratorio ludico, eppure hanno aderito con entusiasmo. Sono anche raddoppiati i corsi per la certificazione linguistica. Credo che tutto questo dimostri come i ragazzi sentano l’esigenza di stare insieme e di condividere anche i pomeriggi, evitando il più possibile i momenti di solitudine».

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