Incinta, in Rianimazione
per il virus: salva

Como: Alessia, 19 anni, in ospedale dopo avere contratto il Covid tra il quinto e il sesto mese di gravidanza. «Mai sedata del tutto, c’erano farmaci che non potevo assumere». Il lieto fine ha il viso di Edoardo: «Sta benissimo»

Intubata in terapia intensiva al quinto mese di gravidanza, dopo trenta giorni di ricovero mamma e piccolo hanno superato l’incubo e adesso grazie al vaccino sono finalmente al sicuro.

Alessia Curcio, neo mamma comasca di 19 anni, ha un messaggio importante da recapitare a tutte le donne incinta che nutrono dubbi e timori sulla vaccinazione anti Covid.

Il suo racconto

«Tra il quinto e il sesto mese ho contratto l’infezione – racconta Alessia – dopo poco tempo sono stata male, ma male davvero e sono finita al Sant’Anna. Ci sono rimasta un mese intero, trenta giorni tra aprile e maggio. È stata dura, doppiamente dura perché dentro di me c’era Edoardo, pronti entrambi a lottare come leoni. Purtroppo però ho dovuto fare diversi cicli con il casco Cpap e la ventilazione forzata. Non lo auguro a nessuno».

«Per venti giorni - riprende - sono stata nel reparto di terapia intensiva. I sanitari, che ringrazio per l’impegno, mi hanno intubata. La più grande paura era che la gravidanza potesse interrompersi, molti farmaci hanno controindicazioni, soprattutto quelli usati per non far sentire il dolore ai malati. Dunque io non sono mai stata sedata del tutto e forse ho sofferto un po’ di più. I medici hanno anche immaginato di far nascere Edoardo prima del tempo, ma sarebbe stato troppo presto, era pericoloso. Insomma abbiamo stretto i denti».

Ad aprile le vaccinazioni per le fasce d’età più giovani non erano ancora partite. Mamma Alessia non è una no vax, avrebbe fatto con convinzione il vaccino. «Sì e forse avrei potuto mettermi prima al riparo senza finire in terapia intensiva – racconta Curcio – rientrando nelle categorie fragili avrei potuto sfruttare una corsia preferenziale. Solo che mesi fa per le donne in gravidanza, come pure per le donne che usano la pillola, si temevano controindicazioni. Anche la mia specialista e il mio medico erano abbastanza attendisti. È stato un errore, ora la scienza raccomanda caldamente la vaccinazione durante la gravidanza». Domenica 19 settembre dalle 8 alle 18 l’hub di via Napoleona gestito dall’Asst Lariana organizza una giornata vaccinale senza prenotazione dedicata alle donne in gravidanza o in allattamento. I dati scientifici ed epidemiologici evidenziano come la gravidanza possa rappresentare un fattore di rischio maggiore rispetto a forme severe della malattia in caso di infezione. Il vaccino quindi per le neo mamme equivale a proteggere loro stesse, i loro bambini e la comunità.

L’appello: vaccinatevi

«Ora ho fatto anche io il vaccino, nonostante un buon livello di anticorpi ancora presenti nell’organismo, a distanza di tre mesi dall’infezione come da consiglio medico – spiega Curcio – invito tutte le altre neo mamme a fare lo stesso, ma prima di finire come me in terapia intensiva».

E il piccolo Edoardo? «È sanissimo e fortissimo – racconta la mamma, accanto a papà Mattia Bonaccorso – è nato il 7 agosto al Sant’Anna. In questi primi tempi sento ancora la fatica del Covid. L’allattamento in particolare è stato difficoltoso. Sono buoni motivi per fare subito il vaccino e godersi questi momenti felici e gioiosi. Per fortuna posso contare sull’aiuto dei nonni sempre presenti. Certo alle altre mamme non posso che consigliare di stare bene e aderire alla campagna in corso».

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