Indagato il direttore del Sant’Anna Banfi: abuso d’ufficio

L’inchiesta Il direttore generale dell’Asst Lariana sotto accusa: in un concorso avrebbe favorito un’amica psicologa. Un anno fa l’avrebbe promossa a direttore di una “struttura complessa” senza aver pubblicizzato il bando di gara

Il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi, è indagato dalla Procura di Como con l’accusa di abuso d’ufficio. A suo carico la contestazione di aver favorito un’amica nella procedura di scelta del nuovo direttore di struttura complessa - l’equivalente di un primario, tanto per intenderci - dedicata alla “Qualità e al risk management”.

La vicenda, sulla quale hanno indagato gli agenti del posto di polizia del Sant’Anna, ha preso il via dopo che nel dicembre scorso lo stesso direttore dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale ha formalizzato la nomina della dottoressa Angela Trentin, già responsabile dell’ufficio relazioni con il pubblico del Sant’Anna, a direttrice della struttura che si occupa di prevenzione e gestione del rischio sanitario.

Il concorso

Tutto inizia nel novembre dello scorso anno. Quando Asst Lariana bandisce una selezione interna per individuare il nuovo direttore del settore “Qualità e risk management”. Ma anziché procedere a un concorso pubblico, con la pubblicazione del bando sul Bollettino della Regione Lombardia e sulla Gazzetta Ufficiale, il direttore Banfi ha deciso di procedere alla semplice selezione tra il personale già dipendente della Asst Lariana. E qui nasce la prima contestazione: infatti, secondo la Procura cittadina, la legge sull’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e sulle modalità di svolgimento dei concorsi prevede espressamente la più ampia pubblicità per tutti i posti pubblici, soprattutto di vertice.

Le accuse

E infatti ci furono soltanto due domande: quella della dottoressa Trentin e quella di Enrico Foglia, già primario di Anestesia e rianimazione dell’ospedale di Menaggio. Il primo dicembre scorso - e qui arriva la seconda contestazione - il direttore Banfi decise di non ammettere alla selezione interna il dottor Foglia, sostenendo che non aveva i requisiti per il posto. Una decisione che portò a una veemente protesta da parte del primario, tanto che dopo neppure una settimana venne riammesso ma con riserva. Il fatto è - e siamo alla terza contestazione - che il candidato è fu convocato per sostenere la prova di esame per il giorno successivo, senza (accusa la Procura) concedere il termine di 20 giorno previsto dalla legge.

Ma perché Fabio Banfi avrebbe voluto favorire la psicologa che poi ha vinto il concorso? Secondo l’accusa il direttore e la direttrice sarebbero amici e, anche per questo, il numero uno del Sant’Anna avrebbe dovuto - sempre stando alle contestazioni - astenersi dall’occuparsi della procedura di scelta del nuovo responsabile.

La vicenda del concorso arrivò sulla scrivania della Procura di Como, dopo che il posto di polizia del Sant’Anna ricevette gli elementi che hanno fatto sospettare l’esistenza di possibili irregolarità nella gestione della scelta della nuova responsabile dell’ufficio deputato alla gestione del rischio sanitario.

Proprio questa settimana gli stessi agenti di polizia hanno notificato al direttore generale l’informazione di garanzia, sotto forma di avviso delle chiusure delle indagini preliminari, firmato dal pubblico ministero Mariano Fadda. Ora il dottor Banfi avrà 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive o farsi interrogare, e chiarire la sua posizione. In caso contrario a suo carico potrebbe scattare la richiesta di processo.

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